
Provenienza: Isola di Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 53,4%
Botte di invecchiamento: Ex sherry butt
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Chorlton Whisky
Prezzo: € 214,00 su WhiskyShop
Sito web ufficiale: chorltonwhisky.co.uk
Valutazione: 87/100
Abbiamo già diverse volte tessuto le lodi di David Bennett, imbottigliatore di Manchester che oltre a dimostrare ottimo gusto nella scelta delle botti, sa scegliere con cura anche le etichette delle proprie bottiglie.
Con questo Bunnahabhain torniamo al 2021, quando le illustrazioni scelte per decorare gli imbottigliamenti provenivano da un manuale miniato di scienza medica rinascimentale, parte della serie Nouvelle Vague di cui abbiamo già provato Ledaig, Lochindaal, Glentauchers, Benrinnes e Cataibh.
322 bottiglie provenienti da una singola botte refill ex sherry riempita a febbraio del 2002, grado pieno e nessuna adulterazione, ancora (fortunatamente) reperibile e il cui assaggio mi è stato gentilmente offerto da Jacopo e Samuel di Beija-Flor.
Note di degustazione
Al naso lo sherry si manifesta nella sua natura più ruvida e sporca, note sulfuree emergono dal bicchiere venando quelle fruttate declinate nelle tonalità scure di more, amarene, datteri, prugna. Il cioccolato smania per farsi notare riuscendoci solo a momenti, così come i tratti più dolci e marmellatosi (arancia, fragola, ciliegia) vengono schiacciati nelle retrovie sotto le suole di cuoio e tabacco, in una continua lotta per guadagnarsi il proscenio dove alla lunga pare vincere l’aspetto più morbido. Tormentato.
Una sventagliata di pepe nero introduce un palato corposo e incisivo, con una piccola nota di zenzero che sorvola un animo asprigno e puntuto, dove i frutti rossi si fanno quasi acerbi con un progressivo crescere delle note di tabacco e cuoio, venati da cioccolato fondente e marmellata cotta. Molto sapido in lunghezza, legno e tannini alzano la voce e asciugano prepotentemente la bocca, dando spazio a impressioni agrumate piuttosto vivaci.
Finale lungo e salino, pepato, dove prosegue la lotta tra l’anima dolce e quella arcigna senza trovar pace.
Squilibrato, scontroso, irrisolto, inquieto: un whisky per certi aspetti imperfetto ma proprio per questo divertente e imprevedibile, un turbine di sensazioni contrastanti che tiene alta l’attenzione e non annoia. È “buono”? Non lo so, ma chi se ne frega: l’intrattenimento è comunque di livello.
Recensioni di whisky da Bunnahabhain nel blog
Recensioni di whisky da Chorlton Whisky nel blog
Un’altra prospettiva:
Il Bevitore Raffinato