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Caol Ila Isola di Islay Notizie sul whisky Scozia Tour delle distillerie

Il giro di Scozia in 5 distillerie: Caol Ila, Islay e un passaggio su Jura

Seconda parte del viaggio in Scozia

Terminato il fantastico tour di Springbank, in poco più di mezz’ora si raggiunge Kennagraig per prendere il ferry diretto nel pomeriggio su Islay: circa due ore di navigazione tranquilla (il tempo è stato più che magnanimo in quei giorni), con immancabili foto da turista.

Il mattino dopo, la prima distilleria che visito su Islay è Caol Ila, il cui centro visitatori è stato completamente ristrutturato (e modernizzato) a tema Johnnie Walker, essendo il loro whisky uno dei “quattro angoli” del blended assieme a Cardhu, Clynelish e Glenkinchie: il Flavour Journey Tour che ho scelto si basa quindi interamente sull’apporto aromatico e gustativo che Caol Ila dona ai vari imbottigliamenti di JW, sacrificando un po’ quella che è l’identità della distilleria.
All’arrivo, subito un assaggio dell’edizione speciale realizzata per il Fèis Ìle di quest’anno, il 13yo di cui trovate qui la mia opinione.

Il centro visitatori di Caol Ila

Charlie guida il piccolo gruppo del tour ad annusare delle ciotole di vetro in cui si trovano delle gelatine profumate, ognuna con una caratteristica olfattiva di Caol Ila: la torba, il caramello, il vegetale, il marino, il fruttato. Non tutti colgono (o gradiscono) questa scomposizione aromatica, io l’ho trovata interessante pur nella sua semplicità.
Ci si sposta in un’altra sala per un po’ di storia della distilleria, con tanto di animazione in videomapping molto suggestiva, per poi passare ai vari processi di lavorazione dell’orzo, che Caol Ila prende direttamente dalla malteria di Port Ellen.

Si arriva finalmente alla parte produttiva, decisamente imponente data la quantità di distillato prodotta, con otto washback e ben sei alambicchi, questi ultimi con una vetrata dalla vista spettacolare su Jura e i suoi Paps.
L’accesso nella sala degli alambicchi è limitato.

Un salto in una delle (molte) warehouse, dove viene spiegato l’uso delle botti, ancora una volta più nell’ottica della creazione di Johnnie Walker che del whisky di Caol Ila, tant’è che sono pronte (solo da annusare) quattro botti, una per ogni distilleria che compone i four corners del blended.

Il tour si conclude nella saletta di degustazione posta sul retro del bar, dove i partecipanti trovano quattro assaggi diversi: il classico 12yo, il Caol Ila 14yo Four Corners, il Distillery Exclusive (di questi ultimi due troverete presto la recensione) e un highball realizzato con il Johnnie Walker Black, devo dire ben riuscito.
Ottimi dram, ma l’attenzione era catturata dalla vista spettacolare che si gode dalla vetrata di fronte.

E quindi, data la vicinanza con Port Askaig, non resta che prendere il ferry per Jura, che in un quarto d’ora porta sull’isola dove il molo d’attracco mette subito in chiaro quanto attendersi: poca presenza umana (ad accogliere non c’è un bar o un qualunque tipo di struttura aperta) e tanta, splendida natura.
L’esplorazione di Jura richiederebbe ben più di un pomeriggio, c’è una sola strada che ne percorre la costa est e nemmeno per intero, terminando in mezzo al nulla e obbligando a un lungo percorso a piedi per arrivare alla punta più a nord dove ammirare il Corryvreckan, il gorgo reso famoso da Ardbeg.
Si sceglie di percorrere la strada fin dove possibile in automobile, senza quasi incrociare nessuno, per miglia e miglia di felci, spiagge, montagne, fino ad arrivare al paesino di Craighouse dove si trovano una manciata di case, un hotel, un paio di locali e, ovviamente, la distilleria di Jura.
Si prosegue ancora in mezzo a natura e pietre verticali, concludendo il percorso davanti a un gruppo di cervi, i veri padroni dell’isola.
Jura è uno spettacolo della natura, che vi interessi o meno la distilleria, il consiglio è quello di ritagliarvi almeno mezza giornata per percorrerne la costa.

Il giorno dopo, ci aspetta Kilchoman… ma ne parlerò un’altra volta.

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