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Fox Fitzgerald Imbottigliatori indipendenti Scozia Whisky da 0 a 50 euro

Mr Peat

Un torbatone di origini ignote, ma da approcciare davvero con cautela?

Provenienza: Scozia
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 46%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Fox Fitzgerald
Prezzo: € 42,00 su Morisco Spirits
Sito web ufficiale: www.mrpeatwhisky.com
Valutazione: 82/100

Vi ricordate Peat’s Beast? Un single malt proveniente da una distilleria sconosciuta della Scozia, che della natura fortemente torbata faceva la propria bandiera.
Ai tempi veniva realizzato da Fox Fitzgerald, e non ha mai incontrato grande favore tra gli appassionati nonostante (secondo chi scrive) fosse un whisky più che onesto con picchi di eccellenza.
Ora l’imbottigliatore ci riprova, sempre con un torbatone e sempre da distilleria non dichiarata, con un packaging fumettistico e una comunicazione sopra le righe dalle venature maschiliste (dove non si capisce se la totale disattenzione rispetto all’inclusività sia frutto di una scelta precisa o di semplice miopia).
Età non dichiarata, gradazione sufficientemente elevata da consentire di non intaccare la naturalezza del whisky, single malt tutto in ex bourbon, prezzo più che abbordabile: alla fine del packaging e della comunicazione poco ce ne cala, l’importante è che ci piaccia quello che si trova nel bicchiere.
Grazie a Beija-Flor per il gentile campione.

Note di degustazione

Al naso emerge l’atteso fiume di torba, iodato e fumoso, con tratti speziati di noce moscata e chiodi di garofano in cui si ritrovano note citriche di pompelmo e arancia bionda, assieme ad ananas, pera, pane, salamoia e lievi tratti di vaniglia. Marino e vegetale in lunghezza. Non così aggressivo come la presentazione farebbe attendere.
Al palato conferma la propria natura tutt’altro che esplosiva, dove spezie e torba sono spalleggiate da una netta anima costiera che intride erbe aromatiche (timo, aneto), frutta gialla, agrumi, note carnose tra l’ittico e il grigliato. Liquirizia e anice si fanno strada sul fondo, su un corpo leggero ma non troppo.
Finale non molto lungo con punte amarotiche su legna bruciata, chinotto, liquirizia, sale.

Un whisky che non si rivolge certo al bevitore scafato che si è ormai asfaltato la bocca a furia di torbati, ma offre un’onesta incursione nel mondo dello scotch affumicato e costiero, unendosi a Big Peat, The Ileach e al già citato Peat’s Beast, con un accesso economico ma dignitoso a questo genere che tanto successo riscuote dalle nostre parti.

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