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Aberfeldy Highlands Scozia Whisky da 0 a 50 euro

Aberfeldy 12yo

Recensione del whisky introduttivo della distilleria

Provenienza: Highlands (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 40%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon ed ex sherry
Filtrato a freddo:
Colorazione aggiuntiva:
Proprietà: Bacardi
Prezzo: € 32,80 su Aquavitae
Sito web ufficiale: www.aberfeldy.com
Valutazione: 69/100

Fondata nel 1896 con la produzione che inizia due anni dopo, Aberfeldy era di proprietà di John Dewar & Sons, e come tante altre distillerie scozzesi ha vissuto diverse chiusure tra le guerre mondiali a causa del razionamento della materia prima, l’orzo.
La produzione finisce tutta nei blended, anche sotto la nuova proprietà della Distillers Company dal 1925, e bisogna aspettare il 1991 (quando la DC è diventata Diageo) perché esca il primo Aberfeldy sotto l’etichetta Flora & Fauna.
Nel 1998 Bacardi acquisisce Dewar’s e tutti i marchi correlati, dando inizio a un limitato portafoglio di imbottigliamenti originali con il 12, il 18 e il 25 anni (poi modificato in 21), dato che ancora oggi il distillato nasce soprattutto per i blended.
Quattro alambicchi per la distillazione con una produzione sotto i quattro milioni di litri annui, ha visto un totale restyling dell’etichetta nel 2014.

Versione introduttiva della distilleria, questo 12 anni è frutto di un invecchiamento misto tra botti di primo e secondo riempimento, ricarbonizzate e non… i dettagli non sono molti, si sa giusto che è a gradazione minima con tutte le adulterazioni del caso.

Note di degustazione

Il naso è dominato dalla frutta, declinata al tropicale (ananas, banana, cocco) assieme ad albicocca, pesca e mela, sostenuta da miele (molto), vaniglia, biscotti al burro, impressioni floreali e un tocco di cannella. Morbido e amabile, riesce persino a esprimere una lieve nota di cera in lunghezza.
Ai limiti dell’etereo al palato, con una sostanziosa dose di pepe sul profilo sempre fruttato che appare qui meno coeso e deciso, sciogliendosi in breve in una venatura amarotica senza tanti complimenti. Qualche impressione di vaniglia e frutta secca, piuttosto evanescente.
Finale inevitabilmente breve, di legno, leggera vaniglia, mela, note erbacee su una vena amarotica.

Aggiungiamo un altro membro alla (purtroppo) lunga lista di whisky ammazzati dalla bassa gradazione, con enormi potenzialità espresse a livello aromatico che si schiantano sull’eccessiva diluizione. Evidenti i motivi per cui sia alla base dei blended di Dewar’s, ma si poteva fare molto di più.

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