
Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 47,1%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon ed ex cognac
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Fox Fitzgerald
Prezzo indicativo: € 260,00
Sito web ufficiale: peatsbeast.com
Valutazione: 91/100
Torno a trovare la bestia torbata, questa volta in una versione limitata (1.800 bottiglie) e davvero speciale.
Si tratta infatti di un’edizione a età dichiarata, con un invecchiamento peraltro importante, di cui è nota almeno la regione di provenienza, ovvero la fumosissima Islay, a differenza dei precedenti imbottigliamenti di cui si sa solo contengano whisky scozzese (e probabilmente non di Islay).
Nel loro portafoglio è già presente un altro imbottigliamento che non sia un NAS, un 25 anni sempre di Islay e sempre a grado pieno.
Infatti anche in questo caso abbiamo una bottiglia cask strength (con la gradazione ridotta dall’invecchiamento prolungato), contenente un distillato del 1985 che, in un tempo non precisato all’interno dei 34 anni di invecchiamento, è stato finito in botti che hanno contenuto cognac.
Inutile dirvelo, mi aspetto molto da questa bevuta, e non posso che ringraziare il gentilissimo Aidan Smith di Fox Fitzgerald e Remko van der Weijden di Anker Amsterdam Spirits per il generoso campione.
Note di degustazione
Mogano nel bicchiere.
L’olfatto si presenta sinuoso e pieno, di panna cotta, datteri e fichi secchi con le mandorle, croccante al miele, pere cotte, burro fuso, il tutto spalmato su una fetta di legno laccato. Cioccolato bianco con pistacchi. Il fumo è un’impressione di sottofondo, etereo ma presente, che scivola sugli aromi e li punteggia, come un camino acceso poco distante. Molto opulento e decadente.
L’eleganza bohémien prosegue anche al palato, con un liquido oleoso e compatto che penetra in una commistione suadente di dolce e salato, come parole melliflue di un seduttore che voglia carpirvi l’anima (o quantomeno il fegato), facendo scivolare tra i sensi caramello salato, buccellati siciliani (biscotti di pasta frolla ripieni di fichi, noci, cacao e miele), marzapane, liquirizia, pizzico di zenzero… compatto e pieno, non cede di un passo a ogni sorso, mantenendo una struttura complessa e multiforme.
E dopo essersi lasciati sedurre, ciò che ci resta è un pugno di cenere, con il ricordo duraturo di fichi, caramello, legno tostato e sale sulle labbra…
Un whisky pieno, ricco, complesso, che coinvolge lentamente in una bevuta quasi meditativa, che porta alla mente abiti damascati e bastoni con pomelli di acciaio lavorato: la bestia ha abbandonato ogni pretesa urticante e rivela la sua anima più intima e languida, dove il fumo si fa cornice di un quadro emozionante.
Recensioni di whisky da Peat’s Beast nel blog:
Peat’s Beast
Peat’s Beast 27yo
Peat’s Beast Batch Strength
Peat’s Beast Batch Strength PX Finish