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Isola di Islay Laphroaig Scozia Whisky dai 50 ai 100 euro

Laphroaig 10yo Cask Strength Batch 14

Recensione della seconda versione del 2021

Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 58,6%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Suntory
Prezzo: € 99,90 su Zio Whisky
Sito web ufficiale: www.laphroaig.com
Valutazione: 89/100

Tutti gli amanti di Laphroaig (e non solo) hanno un debole per questa serie, dove il dieci anni della distilleria ha modo di mostrare tutti i propri punti di forza grazie alla gradazione piena e senza i freni della versione base.
Un’edizione annuale che, stranamente, nel 2021 ha visto due uscite molto ravvicinate: la tredici distribuita a gennaio e questa quattordicesima appena cinque mesi dopo, a giugno.
Qualcuno ha speculato si tratti di una scelta legata alla dipartita di John Campbell dalla distilleria per diventare Distillery Manager di Lochlea, con il 15* imbottigliamento uscito a Natale del 2021.
Stessa formula di sempre, maturazione in barrel ex bourbon e grado pieno (stessa gradazione del batch 11, per la cronaca).

Note di degustazione

Gradazione importante ma del tutto assente al naso, dove le note di noce moscata e frutta secca tostata (pinoli, arachidi, macadamia) si intrecciano con crema catalana, salsa barbecue, arancia rossa e la caratteristica vena medicinale. Torba virata sul dolcino, poca cenere e più morbidezza seppur con qualche accento ruvido, emerge in lunghezza un accento di resina e melassa con qualche spruzzata di oceano. Davvero molto invitante. Con l’aggiunta di acqua, la parte minerale e costiera guadagna terreno a scapito di quella dolce, ponendo l’accento su frutta secca e agrumi, azzerando la parte fumosa: meglio senza.
Pungente al palato, la forza alcolica si sente ma non è invasiva, aprendo le porte alla cenere e alle braci che all’olfatto latitavano. Piacevolmente oleoso in bocca, resta ben radicata la componente più dolce che, con abbondanza di pepe nero, continua a primeggiare lasciando alle proprie spalle impressioni più aspre e financo amarotiche, con un’idea di balsamico che veleggia tra i sapori. Iodio e disinfettante diluiti nell’oceano condiscono frutta secca e agrumi. Con acqua, si accentuano agrumi e sale e compare della radice di liquirizia, cenere più netta sul fondo: in generale, meno dolce e più aspro.
Finale lungo e salato su caramello tostato, legna bruciata, agrumi, un accenno di liquirizia.

Volendolo confrontare con il fratello dalla stessa gradazione, siamo su tutt’altro pianeta, una variazione sul tema Laphroaig che pone l’accento su aspetti diversi rivelando tutta la ricchezza del distillato. Gradazione che l’aggiunta d’acqua rivela essere molto azzeccata, confermando la giustezza nella scelta (l’ultima?) del Mastro Distillatore.

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