
Provenienza: Speyside (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 40%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon refill ed ex sherry
Filtrato a freddo: Sì
Colorazione aggiuntiva: Sì
Proprietà: William Grant & Sons
Prezzo: € 37,00 su Aquavitae
Sito web ufficiale: www.glenfiddich.com
Valutazione: 78/100
Fondata da William Grant nel 1886 (ma la prima distillazione avvenne il giorno di Natale dell’anno seguente), Glenfiddich è situata nel borgo di Dufftown ed è sempre stata gestita dalla famiglia Grant, che detiene il controllo anche di The Balvenie (1892) e Kininvie (1990). Un caso più unico che raro in Scozia, dove i passaggi di proprietà delle distillerie sono diffusissimi. Questa stabilità ha evidentemente portato bene, perché Glenfiddich si è affermata nel tempo come una delle realtà più produttive (14 milioni di litri annui) e più di successo non solo in Scozia (single malt più venduto al mondo fra il 2010 e il 2013 e fra il 2015 e il 2017). Altro particolare non trascurabile, per la lungimiranza della scelta: Glenfiddich è stata la prima distilleria ad aver inaugurato un visitor centre, con una serie di tour rivolti agli appassionati.
I suoi 28 alambicchi sono piccoli e il whisky che ne esce presenta un corpo tendenzialmente leggero e sentori fruttati.
Il core range attuale allinea un 12yo, oggetto della recensione odierna, un 15yo, un 18yo e un 21yo. Si trovano ovviamente in commercio anche numerosi imbottigliamenti speciali in edizioni limitate.
Proposto ai canonici 40% ABV nella celebre bottiglia triangolare e facilmente reperibile nei supermercati, il Glenfiddich 12yo è stato maturato in un mix di botti ex bourbon refill, cioè già riempite di whisky almeno un’altra volta, ed ex sherry (per il 10%).
Note di degustazione
Il colore è un oro caldo.
Avvicinando il bicchiere al naso, siamo accolti da un’inebriante fragranza di pera, con una tenue impressione di vaniglia sullo sfondo, giusto un tocco di zest di limone che pizzica, un sentore di noce e una nota di resina che ci fa pensare a una passeggiata in pineta. Si tratta di un olfatto che comunica una piacevole sensazione di freschezza e che invita a non indugiare ulteriormente.
Al palato, la nota alcolica, per fortuna, non si avverte per nulla. La fragranza di pera domina ancora la scena, mentre la noce e lo zest di limone rimangono a fare da timidi comprimari.
Il finale non è brevissimo, ma è un po’ monotono, di pera sempre.
Un whisky piacevole ma piuttosto basico, la cui facilità di bevuta spiega probabilmente il largo consenso di pubblico. A noi è sembrato comunque ben migliore del Glenlivet 12yo, per restare nello Speyside e sulla stessa fascia di prezzo.
Recensioni di whisky di Glenfiddich nel blog:
Glenfiddich 18yo
Glenfiddich 21yo Gran Reserva
Glenfiddich 21yo Winter Storm Batch 2
Glenfiddich 23yo Grand Cru
Glenfiddich 26yo Grande Couronne
Glenfiddich Fire & Cane
Glenfiddich IPA Experiment
Un’altra prospettiva:
Wine Dharma