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Highland Park Isole Orcadi Scozia Whisky da 0 a 50 euro

Highland Park 12yo Viking Honour

Diamo il benvenuto a un nuovo collaboratore con la recensione dell'ultima versione dell'Highland Park 12yo.

Provenienza: Isole Orcadi (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 40%
Botti di invecchiamento: Ex sherry
Filtrato a freddo:
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: The Edrington Group
Prezzo: € 47,50 su Aquavitae
Sito web ufficiale: www.highlandparkwhisky.com
Valutazione: 90/100

Situata a Kirkwall, nelle Isole Orcadi, Highland Park è la distilleria più a nord di Scozia. Prende il nome da High Park, la collina su cui è stata edificata nel 1797. La produzione annua ammonta a circa due milioni e mezzo di litri, il 60% dei quali è imbottigliato come single malt, mentre il restante 40% confluisce nei popolari blended Cutty Stark e Famous Grouse. Il core range della distilleria allinea un 10 anni, il 12 anni oggetto della recensione, un 18 anni, un 25 anni, un 30 anni, un 40 anni e un 50 anni, quest’ultimo proposto per la prima volta nel 2010.
Due peculiarità da segnalare. La prima è che l’orzo proveniente dallo Scottish Borders (che serve la maggior parte delle distillerie di Scozia) viene miscelato con un orzo autoctono, e il malto è ottenuto attraverso una lavorazione rigorosamente manuale. La seconda è che data la scarsità di alberi sulle Orcadi, la torba utilizzata è sostanzialmente senza radici, e questo incide sulle sfumature floreali dei whisky di Highland Park.

Merita una segnalazione, infine, il reparto marketing della distilleria, impegnato a celebrare, con indubbio acume commerciale, le origini vichinghe della popolazione locale. Da qui la grande cura nel packaging, sottoposto negli ultimi anni a un convincente restyling affidato al designer Jim Lyngvild, e la ricchezza di imbottigliamenti senza dichiarazione d’età, dedicati a celebri guerrieri norreni o alle figure più importanti della mitologia nordica.

Note di degustazione

Il 12 anni, ribattezzato Viking honour (di più facile reperibilità rispetto al 10 anni, Viking scars), si presenta alla vista di un bell’oro carico, quasi ambra (i whisky di Highland Park sono sempre natural color).
Al naso arriva subito un sentore di agrume dolce, probabilmente mandarino, seguito da note speziate che fanno pensare a zenzero e/o noce moscata. Si affaccia, timida, la vaniglia. La torba, presente ma in sottofondo, è aromatica: fumo da falò.
Al palato, accanto all’agrume si stabilisce subito un’impressione di miele, però non esageratamente dolce e stucchevole. Si confermano le spezie ravvisate all’olfatto. La nota torbata accompagna la bevuta come un basso continuo (per usare un termine musicale): sembra dettare in bocca l’alternanza di sapori con un ritmo suadente.
Il finale è lungo e confortante, con agrumi e miele persistenti.

Un entry level di larga diffusione, elegante e complesso, con un rapporto qualità/prezzo da 10. Raccomandabile anche a chi non ama particolarmente la torba, che qui è davvero gentile: una carezza profumata.

Recensioni di whisky da Highland Park nel blog

Un’altra prospettiva:
Wine Dharma

2 commenti

  1. Premesso che il nome “il bevitore squattrinato” è GENIALE, bell’articolo che ha un suo personale stile, non facile. Bravo

    1. Grazie!
      Ognuno ha un proprio modo di approcciarsi al whisky, e l’idea è proprio quella di trovarsi come se se ne parlasse tra amici.

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