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Imbottigliatori indipendenti Linkwood Scozia Speyside Valinch & Mallet Whisky dai 50 ai 100 euro

Valinch & Mallet Linkwood 2008 13yo

Recensione di un Linkwood da singola botte ex vinsanto trentino

Provenienza: Speyside (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 52,9%
Botte di invecchiamento: Ex vinsanto trentino
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Valinch & Mallet Ltd.
Prezzo indicativo: € 89,00 su WhiskyShop
Sito web ufficiale: www.valinchandmallet.com
Valutazione: 88/100

Dopo qualche mese di assenza si riaffacciano sul blog Valinch & Mallet, alias Fabio Ermoli e Davide Romano, con un imbottigliamento davvero curioso e originale: un single cask di Linkwood, emblematica distilleria dello Speyside capace di regalare autentici gioielli, da botte ex vinsanto trentino. Una scelta decisamente insolita e originale che alza ulteriormente le aspettative (già elevate, come sempre con Valinch & Mallet).
Il whisky di oggi, distillato nel 2008, é stato imbottigliato nel 2022 a 52,9% ABV, naturalmente senza filtrazione a freddo e nel suo colore naturale, in 255 esemplari ancora reperibili in Italia. L’ho confessato più volte: le extra maturazioni in botti ex vino mi stuzzicano in modo particolare. Vediamo com’è andata stavolta, non prima di aver ringraziato di cuore Fabio Ermoli per il sample.

Note di degustazione

Il colore, un ambra chiaro, ricorda molto quello del miele.
Al naso siamo accolti da una ricca macedonia di frutta a polpa bianca, mela e pera soprattutto, con un’interessante deviazione ai Tropici data dall’ananas allo sciroppo. Un effluvio floreale di fondo, un tocco di spezie (cannella), pasta frolla, vaniglia e scorza di cedro (che evita pericolose derive glicemiche) delineano un profilo accattivante. Non abbiamo il tempo di ravvisare un sentore di malto appena accennato che una dimensione più marcatamente cremosa si profila all’orizzonte…
…materializzandosi al palato, dopo un imbocco appena pepato: toffee, crema pasticcera, zabaione, vaniglia e ancora malto. Il tempo sufficiente ad abituarsi alle creme che la frutta a polpa bianca torna a farsi sentire, con un’aggiunta di ananas al Grand Marnier.
Il finale, di media persistenza, è ancora molto cremoso con incursioni di mela e pera sotto spirito stavolta.

Frutta e crema giocano a rimpiattino in un whisky tendenzialmente primaverile all’olfatto, e per questo fresco e invitante, e molto goloso al palato, e per questo rotondo e coccolone. Una bevuta di alto profilo in grado di intercettare il favore di molti, che mostra come l’uso sapiente delle botti ex vino possa fare tutta la differenza del mondo.

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