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Isola di Islay Kilchoman Scozia Whisky dai 50 ai 100 euro

Kilchoman 2023 European Tour

Recensione dell'imbottigliamento esclusivo per il tour

Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 58,5%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon ed ex porto
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Kilchoman
Prezzo: € 99,00 su Whisky Club Italia
Sito web ufficiale: kilchomandistillery.com
Valutazione: 87/100

Kilchoman è una distilleria che vanta (a buona ragione) un cospicuo numero di fedeli appassionati, innamorati del profilo di questo whisky di Islay che, nonostante una produzione tutto sommato ridotta e a gestione praticamente famigliare, non ha mai speculato sui propri imbottigliamenti speciali e limitati, mantenendo un rapporto qualità/prezzo sempre molto alto.
Un rapporto di correttezza tra “cliente” e “produttore” che si rafforza in occasione di questi tour europei, iniziati nel 2014 e che, dopo una doverosa pausa degli ultimi anni, sono tornati a lambire diversi paesi del vecchio continente tra il 16 aprile e il 28 maggio di questo 2023.
Lussemburgo, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Slovenia, Svizzera, Francia e Regno Unito sono stati raggiunti dal land rover marchiato Kilchoman (che in realtà, come già in passato, si è rotto a metà strada obbligando l’uso di un meno rampante van), mentre le tappe in Italia si sono svolte tra il 10 e il 13 maggio in otto località diverse.
Ottomila chilometri, tredici paesi e 3.325 bottiglie a grado pieno per questa edizione speciale realizzata in esclusiva per il tour, frutto dell’unione di botti ex bourbon (tra i sei e i sette anni di invecchiamento) e botti ex ruby port (circa nove anni di maturazione) nella proporzione rispettivamente dell’80% e 20%.
Grazie alla straordinaria disponibilità e competenza di Peter Wills (figlio del fondatore di Kilchoman) e Antea Allegro (brand manager della distilleria) per aver intrattenuto con informazioni e aneddoti il pubblico intervenuto nella tappa di Treviso presso il Boss Hogg.

Note di degustazione

Al naso l’iniziale ondata di torba intensa e fumosa si stempera ben presto nelle note salmastre e agrumate che prendono il timone delle evocazioni, navigando gli aromi verso terre più dolci e rotonde di pesca, melone, mango e pera matura, con un’idea di tarte tatin e crema cotta sul fondo. Dai copiosi flutti emergono anche degli spruzzi di frutti rossi (ribes, fragolina di bosco), mentre un caligo torbato cinge la chiglia di questa barca immaginaria. Tanto mare in questo olfatto, con un tocco anche di ittico.
Mare (oppure oceano, che dir si voglia) che torna in un corpo consistente, cremoso e speziato (zenzero, pepe, chiodi di garofano) dove trionfano gli agrumi (chinotto, limone), la frutta gialla seppure in tono minore, e la torba: tanta torba, pungente e fumosa, a tratti spinta verso il pesce affumicato intinto nella salamoia. In lunghezza, sfumature lievemente amarotiche, di china e rabarbaro.
Finale lungo dove salmastro e torba sgombrano il campo da tutti gli altri contendenti, concedendo giusto agli agrumi un angolino dove appartarsi.

Davvero spettacolare al naso, un po’ meno ricco al palato ma comunque di grande personalità, di certo non passa inosservato e lascia decisamente il segno, con l’incisività del porto ben bilanciata senza strafare.

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