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Cardhu Scozia Speyside Whisky dai 100 ai 200 euro

Cardhu 16yo Special Release 2022

Recensione del Cardhu affinato in ex rum jamaicano

Provenienza: Speyside (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 58%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon refill e re-charred, ex rum
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Diageo
Prezzo: € 190,00 su Vinpiu
Sito web ufficiale: www.malts.com
Valutazione: 84/100

Altra tappa nelle Special Release del 2022 di Diageo, in un appuntamento quasi fisso con la distilleria dello Speyside, che aumenta il tempo di invecchiamento di anno in anno.
La peculiarità di questa versione è l’affinamento in botti ex rum giamaicano pot still (seasoned, ça va sans dir), decisamente una maturazione unica per Cardhu.
Quanto al pittoresco volatile in etichetta, leggenda vuole che un giorno l’antica roccia nera sotto Cardhu si spaccò, sprigionando un grande calore dall’interno, liberando un paradiso tropicale dove, probabilmente, il simpatico Portobello aveva casa. Il vento pungente si trasformò in una brezza leggera e i lussureggianti aromi di passiflora e ananas danzarono tra la distilleria e i suoi terreni, donando a tutto una qualità rara ed esotica. A mezzanotte, l’abisso si chiuse, tornando a tacere per sempre, e solo il vibrante whisky distillato quel giorno rimase a raccontare la storia.
Ai Facili, come potete leggere a fondo pagina, ha piacevolmente stupito, e fin qui ci siamo trovati più o meno d’accordo con queste SR: vedremo com’è questa edizione inedita per una distilleria non esattamente di primo piano.

Note di degustazione

L’ingresso al naso è inizialmente pungente, non tanto per l’alcol (che ha una gradazione notevole ma defilata) quanto per le note di zucchero di canna e melassa con una leggera mano di vernice, quindi la sciacquatura di rum ha fatto il proprio dovere. Ma è solo l’inizio, perché presto si arrotonda e porta in primo piano una morbida caramella toffee, vaniglia, biscotti al malto, una manciata di frutta (cocco, mela, prugna) e un accenno di cannella, il tutto unito da un afflato minerale. L’insieme non è mai nettamente dolce ma resta sempre sospeso tra le due anime, un contrasto piacevole e divertente.
Al palato conferma l’influenza delle botti giamaicane, seppur con minore persistenza, mentre appare una netta componente vegetale che, unita a vibrazioni agrumate, sposta il baricentro verso la frutta nella veste più fresca e pungente: mela, ananas, pesca, prugna e banana acerbe. La parte dolce e rotonda è relegata al ruolo di comparsa, i sapori si fanno più affilati con la nota minerale più accesa e pulsioni di caffè e mandorle sullo sfondo. Un po’ di legno fa capolino in lunghezza.
Finale mediamente lungo e molto vegetale, in cui agrumi, frutta, mandorle e caffè la fanno da padrone.

Olfatto davvero eccellente e intrigante che un po’ si perde alla bevuta, mostrandosi comunque efficace nell’offrire una lettura diversa di un malto versatile e capace anche di stupire. A un passettino dallo stupore.

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