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Irlanda Wayward Spirits Whisky dai 50 ai 100 euro

The Liberator Tawny Port Finish Batch 2

Recensione di un whiskey irlandese che celebra l'indipendenza del paese.

Provenienza: Killarney (Irlanda)
Tipologia: Blended Irish Whiskey
Gradazione: 46%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon first fill, ex porto tawny
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Wayward Irish Spirits
Prezzo indicativo: € 60,00
Sito web ufficiale: www.waywardirish.com
Valutazione: 85/100

La famiglia O’Connell ha radici antiche nella contea di Kerry, in Irlanda, risalendo fino al 1450 quando a Ballycarbery Castle importavano vini dalla Spagna e dal Portogallo.
Varie vicissitudini storiche, spinte soprattutto dalla protesta nei confronti della dominazione inglese, fanno arrivare gli O’Connell a Killarney, nel Lakeview Estate, una zona con un microclima particolarmente favorevole alla coltivazione e, successivamente, alla produzione del whiskey.
Ristrutturata una vecchia fattoria in pietra come deposito per la maturazione delle botti, la famiglia coltiva il proprio orzo, con le prima distillazione finita a riposare nel 2019.
Non avendo ancora whiskey proprio, Wayward al momento ricorre al bonding, ovvero all’imbottigliamento in proprio di distillato procurato da terzi, con il rilascio inaugurale avvenuto nel 2019.
Al momento, sono tre gli imbottigliamenti: il presente e uno Small Batch Double Port realizzato in due versioni, al 46% e alla gradazione piena del 61,7%.

Questo seconda uscita del loro rilascio inaugurale è in tutto simile alla prima, e nasce dell’unione di whisky provenienti da due distillerie, al 22% da un vintage 2006 di Cooley e per il restante 78% da un 2015 di Great Northern, con quest’ultimo che ha passato circa un anno in botti che hanno contenuto porto tawny (qui trovate una pratica ed esauriente guida tra le tipologie di questo vino). Il taglio del whiskey è avvenuto a cadenza settimanale prima dell’imbottigliamento, riducendone la gradazione di circa due gradi per volta.
Edizione limitata a 1.000 bottiglie, il nome è un omaggio a Daniel O’Connell che fu un leader politico nella prima metà dell’800, chiamato The Liberator per la sua fervente campagna a favore dell’emancipazione dell’Irlanda dal dominio britannico.

Note di degustazione

Ambra chiaro nel bicchiere.
Il naso è accolto da una ricca composta di frutti rossi con fragole, lamponi e ciliegie in cui si immergono ananas, scorza d’arancia candita, mandorle, malto tostato e carezza del legno. Sulle retrovie si fanno notare vaniglia, cannella, pepe. Leggero pizzicore dell’alcol.
Imbocco caldo e speziato, secco e piuttosto oleoso, i frutti rossi si fanno meno marmellatosi lasciando emergere tonalità meno melliflue di rabarbaro, limone, cioccolato fondente, radice di liquirizia. Vago retrogusto di fumo dalla tostatura del malto. Compatto ed equilibrato.
Finale mediamente lungo e secco con tocchi salini, riproponendo le dolcezze dei frutti rossi smorzate dal legno tostato e con una spruzzata di limone.

Le botti di porto non hanno fatto danni, anzi, se al naso sembrano farla da padrone, ritrovano bilanciamento in bocca in una bevuta non scontata e accomodante, specie nel finale molto soddisfacente.

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