
Provenienza: Highlands (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 46%
Botti di invecchiamento: Varie
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: Sì
Proprietà: Moet Hennessy
Prezzo: € 225,00 su Aquavitae
Sito web ufficiale: www.glenmorangie.com
Valutazione: 93/100
Le distillerie sanno mantenere un segreto.
Per la maggior parte dei whisky possediamo informazioni certe: gli anni di invecchiamento, la tipologia di botti utilizzate, se sono stati filtrati a freddo, se è stato aggiunto del colorante artificiale, se sono stati imbottigliati cask strength (cioè a grado di botte) e se provengono da una singola botte (single cask) o da più botti.
A volte queste informazioni sono dichiarate. Altre volte sono deducibili: un olfatto e un palato esperti, pur senza riuscire a stabilire con esattezza la durata dell’invecchiamento, possono indicarvi se un whisky è giovane o maturo, e possono ipotizzare l’utilizzo di una botte piuttosto che di un’altra, perché ciascuna porta con sé dei sentori specifici (che poi vanno messi in relazione al distillato).
Esistono però dei whisky di cui si conosce poco o nulla: perché gli imbottigliamenti risalgono a tanto tempo fa, quando le notizie erano più scarse (e probabilmente chi beveva era meno interessato ad averle), o perché la loro produzione è figlia di una “ricetta segreta” che le distillerie non hanno alcuna intenzione di svelare.
Che si tratti spesso di una strategia di marketing, poco importa: ci piace continuare romanticamente a pensare che nel whisky, in fondo, ci sia anche un po’ di magia.
Il Glenmorangie Signet è uno di questi.
Nel core range ufficiale dal 2004, è un NAS che comprende – in quale misura non si sa – whisky maturati in diverse tipologie di botti per periodi fino a 35, 40 anni. Gli unici dati sicuri sono l’utilizzo di botti vergini di quercia americana provenienti dalle Ozark Mountains, nel Missouri, e assemblate ad hoc, e la presenza di “malto cioccolato”, cioè di orzo maltato esposto ad alta temperatura e tostato (come il caffè).
Qualche recensore ipotizza un affinamento in botti ex sherry, ma non possediamo certezze a riguardo.
Imbottigliato a 46% ABV senza filtrazione a freddo, il Glenmorangie Signet è proposto in un packaging davvero raffinato, a un prezzo ragguardevole.
Note di degustazione
Il colore è ambra.
All’olfatto, su un sottofondo di fiori di campo, si coglie una vivace impressione di vaniglia, con uno sbuffo di zucchero a velo, una nota di crema pasticcera e un forte sentore agrumato tendente al dolce (mandarino?). Nel tempo, il sentore agrumato cala di intensità ed emerge uno strato di soffice marzapane.
Al palato, il corpo setoso, vellutato, mette in primo piano sempre la vaniglia. Il sentore agrumato si specifica (un’arancia Sanguinella), con un morso di meringa a coronare il tutto.
Il finale, medio, sa di vaniglia e di agrume ancora.
Un whisky seducente, di un’eleganza un po’ retrò, che fa pensare a un incontro piacevole e inaspettato, a una cena intima, e poi a uno sguardo più che a una parola, a un vago ricordo più che a una certezza, a un silenzioso incanto consumato dal tempo.
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Un’altra prospettiva:
Whisky Facile