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Auchroisk Imbottigliatori indipendenti Murray McDavid Scozia Speyside Whisky da 0 a 50 euro

Murray McDavid Mulben Moor 2010 8yo

Recensione di un Mystery Malt di Murray McDavid

Provenienza: Speyside (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 50%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon ed ex madeira first fill
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Aceo Ltd.
Prezzo: € 42,00 su Whisky Italy
Sito web ufficiale: www.murray-mcdavid.com
Valutazione: 88/100

Ogni tanto, il bevitore di whisky ha bisogno di divertirsi e uno dei modi per farlo è giocare a indovinare la distilleria di provenienza di un determinato single malt. Che si tratti di un blind tasting o semplicemente di assenza di dati certi, in fondo poco importa: ciò che conta è il piacere di mettersi alla prova.
Su questa sete di curiosità, l’indipendente Murray McDavid ha costruito una serie di proposte denominata Mystery Malt, con l’intento di stuzzicare l’interesse dell’appassionato attraverso imbottigliamenti di livello, sulla cui origine viene fornita solo qualche sommaria, ma spesso sufficiente, indicazione.
Per esempio, del Mulben Moor di oggi sappiamo che la distilleria è stata costruita nel 1972, che si trova nello Speyside tra Rothes e Keith e che il suo single malt in principio era imbottigliato come “The Singleton”.
Si tratta evidentemente di Auchroisk.
Colore naturale e nessuna filtrazione a freddo per un incontro fra due botti ex bourbon, la n. 137 e la n. 138, e due ex madeira first fill, la n. 31 e la n. 32, con 1.553 esemplari prodotti ancora reperibili in Italia.

Note di degustazione

Il colore è ambra chiaro.
Al naso, dopo un ingresso piuttosto speziato su note di chiodi di garofano, noce moscata e pepe bianco, siamo accolti da un ensemble di miele millefiori, cioccolato al latte, torrone e frutta secca (noci e mandorle), con appena un tocco di uvetta. Un sentore di albicocca pare voler preludere a una svolta fruttata che non arriva. Arriva, invece, una sterzata nei territori del biscotto secco, con un’impressione di vaniglia in sottofondo.
Al palato, il profilo complessivo oscilla tra il dolce e il fruttato, con sentori di miele millefiori, torrone, albicocca e pesca sciroppata, con significative incursioni di frutta secca, scorza di pompelmo e spremuta di arancia gialla, e una bella passata di pepe.
Il finale, di medio-lunga persistenza, è ancora molto pepato, con una punta di torrone a ricordare il Natale ormai lontano.

Due conferme e una certezza. La prima conferma è che whisky giovane non significa per forza whisky sgraziato, anzi: single malt come questo danno diversi punti a colleghi ben più maturi. La seconda è che se non fosse per gli imbottigliatori indipendenti, molte distillerie non di primissimo piano (Auchroisk è una delle tante) non riuscirebbero a brillare come meritano.
La certezza è Murray McDavid, capace di conciliare ancora una volta originalità della proposta e qualità dell’esito.

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