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Highland Park Imbottigliatori indipendenti Infrequent Flyers Isole Orcadi Scozia Whisky dai 100 ai 200 euro

Infrequent Flyers Undisclosed Orkney 18yo

Recensione del primo atterraggio del marchio di Alistair Walker sul blog

Provenienza: Isole Orcadi (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 53,4%
Botti di invecchiamento: Ex porto finish
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Alistair Walker Whisky Company
Prezzo indicativo: € 130,00
Sito web ufficiale: www.alistairwalkerwhisky.com
Valutazione: 92/100

Con questa recensione atterra – letteralmente – sul blog un nuovo imbottigliatore indipendente: Alistair Walker Whisky Company, con l’etichetta Infrequent Flyers.
Figlio dell’immenso Billy Walker oggi alla guida di GlenAllachie, Alistair, dopo aver lavorato per sei anni in Burn Stewart nel reparto marketing, nel 2004 segue il padre in BenRiach: un apprendistato importante che si conclude nel 2016 con la vendita della distilleria al gruppo Brown Forman.
Un anno e mezzo dopo, forte delle competenze acquisite, Alistair intraprende l’attività di imbottigliatore indipendente fondando la Alistair Walker Whisky Company: il primo rilascio sotto l’etichetta Infrequent Flyers è del giugno 2018. Il nome allude alla scelta di imbottigliare whisky provenienti soprattutto da distillerie non di primo piano, difficili da reperire sul mercato ma di grande qualità. Si tratta sempre di single cask proposti, nel loro colore naturale e senza filtrazione a freddo, spesso dopo essere stati affinati in legni del tutto peculiari (è probabile che l’esperienza al fianco del padre abbia giocato un ruolo decisivo, in questa scelta). In Italia Infrequent Flyers è distribuito da Beija-Flor.

Il whisky di oggi proviene dalla solita distilleria “non dichiarata” delle isole Orcadi, è stato distillato il 26 maggio del 2003 ed è stato imbottigliato a 53,4% ABV nel giugno del 2021, dopo un finish di lunghezza non precisata in una hogshead ex porto ruby.
Per gli amanti dei numeri, la release è la n° 47 di Infrequent Flyers, la botte di origine era la n° 5747 e il risultato sono 312 bottiglie oramai pressoché impossibili da reperire, almeno in Italia.

Note di degustazione

Il colore è un mogano che mette i brividi (di piacere) solo a guardarlo.
Al naso, dopo un ingresso su note di crema pasticcera, zabaione e cioccolato al latte, con un tocco di cannella, sembra di trovarsi al termine del pranzo di Natale in famiglia, con la tavola ancora imbandita: sentori di panettone ma anche di agrumi canditi, di nocciola ma anche di marron glacé, con qualcuno, poco distante, che sta sbucciando un mandarino, qualcun altro che sta spiluccando della frutta secca (datteri), e un vecchio zio con la barba, oppure il nonno, che si sta girando tra le mani del tabacco, mentre un filo di fumo da camino spento si diffonde nella stanza. All’olfatto, la potenza evocativa di questo whisky è davvero incredibile.
E al palato non è da meno: dopo l’imbocco pepato, ricordi di nocciola, agrumi canditi e crema pasticcera si accordano fra loro per dare corpo a una seducente sinfonia gustativa, perfettamente centrata sul piano della gradazione, con sfumature di zest d’arancia e cioccolato al latte. La nota di fumo appare più intensa. Con il passare dei minuti guadagna spazio un’impressione di crema alla fragola.
Il finale di medio-lunga persistenza è leggermente speziato, con frutta secca, crema alla fragola e un po’ di fumo.

“Straordinario” è un aggettivo abusato, lo sappiamo bene. Ma in questo caso è l’unico possibile, nel suo senso letterale, per definire un whisky evidentemente irripetibile, fra i migliori che ci sia capitato di assaggiare nella nostra modestissima esperienza di bevitori. Non riusciremmo a trovargli un difetto neanche sforzandoci, e il solo impegno che prendiamo ufficialmente è di farci durare la bottiglia il più a lungo possibile.
Insomma, proprio buono questo Scapa…

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