
Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 55,8%
Botte di invecchiamento: Ex bourbon hogshead
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Whisky Italy
Prezzo: € 89,00 su Whisky Italy
Sito web ufficiale: Whisky Italy
Valutazione: 92/100
Senza che sembri una marchetta, credo si possa dire serenamente che Whisky Italy sia uno dei più noti e importanti negozi online dedicati al whisky (e non solo) in Italia, con un catalogo sconfinato, sempre molto attento alle nuove uscite.
Ma come ogni attività figlia della passione prima che del profitto, il sito va oltre il classico shop, proponendo vasti approfondimenti sul whisky, la sua lavorazione, la sua storia, con chede dedicate ai produttori principali, alle distillerie e agli imbottigliatori indipendenti.
I fratelli Malaspina, Diego e Igor, hanno di fatto reso il proprio sito un vero e proprio portale, un punto di riferimento per ogni appassionato e per chi ambisca a diventarlo, organizzando anche degustazioni online a tema che in questi tempi di reclusione forzata sono stati la salvezza per tanti di noi.
E dopo un Caol Ila realizzato ad hoc da Claxton’s nel 2020, quest’anno ci propongono un whisky tutto loro, mettendo entrambi i piedi nell’agone degli imbottigliamenti indipendenti italiani, mai così ricco come negli ultimi tempi.
Dietro il nome Williamson si nasconde l’amata (da me e non solo) Laphroaig, che quando non indossa la propria etichetta ufficiale si “nasconde” dietro questo nom de plume (in omaggio alla storica distillery manager Bessie Williamson), e che ci viene qui proposto nella versione cask strength del classico dieci anni, tratta da una singola botte ex bourbon riempita a ottobre del 2010, che ha prodotto 169 bottiglie.
Con l’acquisto di ogni bottiglia, grazie al contributo dell’associazione zeroCO2, verrà piantato un albero in Guatemala, con tanto di certificato di “appartenenza” all’acquirente e aggiornamenti sulla sua crescita: qui trovate maggiori informazioni sull’iniziativa.
E quindi, via all’assaggio, sollevando il Glencairn alla salute dei Malaspina, di Greta e del pianeta!
Note di degustazione
Giallo paglierino nel bicchiere.
Pioggia di barbecue al naso, carnosa e piena, ma è un effluvio nonviolento e quasi carezzevole, che a morbidosità dolci di frutta (pesca, mela rossa, melone) accosta toni speziati (chiodi di garofano) con venature citriche e limonose. Creme brulèe, impressioni boschive e un fondo di acqua di mare accompagnano gli aromi, con appena un cenno di fumo a fare capolino in lunghezza. Fa venire l’acquolina in bocca!
Oceano e terraferma vanno a braccetto in bocca, l’armonia tra le note fruttate, cremose e quelle iodate e minerali è perfetta: se ti soffermi dedicando la meritata attenzione, puoi spostarti da un profilo all’altro senza soluzione di continuità. Un tocco di zenzero è l’unico marker della pur elevata gradazione, che agevola il passaggio delle diverse tonalità in una danza ricca e complessa di agrumi, frutta gialla, spezie, ostriche, barbecue (più ittico che carnoso). Stupefacente.
Finale molto lungo, iodato e minerale, che ripropone (quasi) all’infinito la danza del palato con una presenza più marcata del fumo.
Se il dieci anni cask strength della distilleria è l’apoteosi di Laphroaig, qui si riesce ad andare persino oltre, recuperando appieno lo spirito e lo stile di Islay che si è un po’ perso nei grandi numeri. Le bottiglie son poche, e a quel prezzo sarà meglio che vi diate una mossa per prenderne una: non ve ne pentirete.
Recensioni di whisky da Laphroaig nel blog
Recensioni di whisky da Whisky Italy nel blog
Un’altra prospettiva:
Il bevitore raffinato