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Glenmorangie Highlands Scozia Whisky dai 50 ai 100 euro

Glenmorangie The Duthac

Recensione del The Duthac, dalla serie "Legends" di Glenmorangie.

Provenienza: Highlands (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 43%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon, ex Pedro Ximénez e vergini
Filtrato a freddo:
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Moet Hennessy
Prezzo indicativo: € 90,00
Sito web ufficiale: www.glenmorangie.com
Valutazione: 88/100

A Tain, nel Ross-shire, a una sessantina di chilometri da Inverness, riposano le spoglie di S. Duthac, la cui predicazione, nel Medioevo, spingeva molti fedeli ad affrontare perigliosi viaggi verso il Nord della Scozia per ascoltarlo. Si racconta che qualche secolo dopo Re Giacomo IV fosse solito compiere un pellegrinaggio annuale al santuario di S. Duthac, seguendo un percorso attraverso le Highlands noto come “The King’s Route”.
Questo pellegrinaggio è ricordato dal whisky The Duthac, che insieme al The Tayne, di cui abbiamo già parlato, al The Tarlogan e al The Cadboll, compone la serie “Legends” di Glenmorangie, ideata dall’altrettanto leggendario Director of Whisky Creation and Distilling Bill Lumsden e dedicata a eventi e personaggi memorabili della regione circostante la distilleria.

Proposto a 43% ABV in bottiglie da litro e inizialmente pensato, come tutta la serie “Legends”, per il mercato del Travel Retail (ma ora disponibile, almeno in parte, anche nella grande distribuzione), il The Duthac è un NAS, cioè un whisky senza dichiarazione di invecchiamento, che ha trascorso un numero non precisato di anni in legni ex bourbon per essere poi affinato, anche qui non sappiamo per quanto tempo, in una combinazione di botti vergini e di botti che avevano ospitato in precedenza il rinomato sherry Pedro Ximénez.

Note di degustazione

Il colore è un ambra naturale.
Al naso, arriva subito un profumo di caramello, goloso preludio a un morso di cioccolato al latte, un cucchiaino di crema di nocciola e uno strato di pan di Spagna bagnato con liquore all’arancia. A tratti compare una nota di cioccolato bianco. Come con il The Tayne, l’unico peccato sembra una certa fuggevolezza delle sensazioni olfattive. Col passare dei minuti, il sentore di cioccolato bianco si prende sempre più spazio.
Al palato, gli  aromi di cioccolato bianco e di pan di Spagna bagnato nel liquore all’arancia si alternano piacevolmente in un corpo leggero, accompagnati da una nota speziata che potremmo ricondurre all’utilizzo di botti vergini.
Il finale medio è egualmente declinato su toni dolci, ma più tenui. Nel bicchiere vuoto riposa un’originale impressione di mocaccino.

Tutto sul filo di una dolcezza non stucchevole, un single malt seducente all’olfatto, elegante al palato e morbido nel finale.
Un altro Glenmorangie che conquista fin dal primo sorso.

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