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Ardbeg Isola di Islay Scozia Whisky dai 50 ai 100 euro

Ardbeg BizarreBQ

Recensione dell'edizione dedicata agli appassionati di barbecue

Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 50,9%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon ed ex sherry PX
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Moet Hennessy
Prezzo: € 85,00 su Spirit Academy
Sito web ufficiale: www.ardbeg.com
Valutazione: 79/100

Quando ci si avvicina alle edizioni speciali create dalla mente (contorta?) di Bill Lumsden, la sensazione a volte è che certe idee gli siano venute facendosi la barba allo specchio, facendo zapping in televisione o pescando delle parole a caso da un cruciverba.
Sia come sia, questa recente versione si inserisce all’interno di un progetto nato nel 2020, che ha visto la collaborazione con Christian Stevenson, alias DJ BBQ, dando vita alle Smoke Sessions, una serie di video con cui l’eclettico della griglia si cimentava nell’abbinare piatti al barbecue con cocktail a base Ardbeg. A questa seguì il BBQ World Tour di cui, come intuibile, questa bottiglia rappresenta la naturale prosecuzione.
Whisky dall’età non dichiarata maturato in botti (presumibilmente ex bourbon) a doppia carbonizzazione, botti ex sherry PX tostate e botti “barbecue”, ovvero botti sempre non specificate che hanno subito una pesante carbonizzazione tramite un vecchio braciere.
Al netto delle stranezze di marketing, come sempre, conta il liquido nel bicchiere, al limite la fiorentina ce la mangiamo dopo.

Note di degustazione

Nel primo approccio al naso tutta l’intensità della carbonizzazione spinta non si percepisce: le impressioni dominanti sono abbastanza dolci, tendenti al fruttato (pesca, pera, albicocca) con escursioni pasticcere (lemon tart) e tocchi speziati (cannella, chiodi di garofano), intrise da una forte componente marina e minerale, con ricordi di cozze affumicate. Ed è questa l’introduzione della parte tostata, che cresce sulla lunghezza fino a prevalere, spostando l’accento su chicchi di caffè tostati, cioccolato e l’onnipresente parte costiera. Gradevole ma non esaltante.
Al palato le spezie si fanno vivaci, portando in primo piano paprika e peperoncino (in linea con lo spirito dell’imbottigliamento), con la tostatura che alza notevolmente il tono, contagiando ogni sapore: gli aspetti fruttati e dolci finiscono tutti sulla griglia assieme all’anima marittima (svariati prodotti ittici a sfrigolare, sempre in coerenza) in un pastone affumicato che lascia poco spazio alle sfumature.
Finale abbastanza lungo che pizzica di spezie, note minerali, frutta grigliata, tanto sale e, ovviamente, una coltre di carbonella e fumo vagamente amarotico.

Qualche aspetto interessante all’olfatto si può anche trovarlo, quando la tostatura è ancora solo uno degli ingredienti, ma in bocca si smarmella tutto e la bevuta si fa piatta e poco incisiva. Gli amanti del fumo tout court non avranno di che lamentarsi, ma è lecito aspettarsi qualcosa di più da un’edizione speciale non esattamente economica.

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