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Dalwhinnie Highlands Scozia Whisky dai 200 euro in su

Dalwhinnie 20yo Special Release 2006

Recensione di un distillato del 1986


Provenienza: Highlands (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 56,8%
Botti di invecchiamento: Ex sherry refill
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Diageo
Prezzo indicativo: € 300,00
Sito web ufficiale: www.malts.com
Valutazione: 86/100

Facciamo un bel salto nel tempo e torniamo alle Special Release di Diageo del 2006, quando ancora non c’era un tema comune nelle etichette e si trovavano imbottigliamenti davvero particolari.
Si trattava della sesta edizione annuale di queste versioni limitate, e a leggerne l’elenco c’è da rabbrividire:
Brora 30yo 55,7%
Caol Ila 8yo 59,8%
Cragganmore 17yo 55,5%
Lagavulin 12yo 57,5%
Lagavulin 30yo 52,6%
Port Ellen 27yo 54,2%
Talisker 25yo 56,9%
Talisker 30yo 51,9%

E ovviamente questo Dalwhinnie distillato nel 1986, di cui ho avuto la fortuna di ricevere un generoso campione, che magari potrà essere sulla carta il meno interessante dei nove, ma a grado pieno e con questa maturazione potrebbe riservare molte sorprese, come già l’ottimo 30yo del 2020.

Note di degustazione

L’apertura al naso è piuttosto scura e ruvida, l’impatto dello sherry è notevole e porta intense note di amarene, datteri e fichi secchi, fragole (troppo) mature, frutta secca (mandorle, nocciole), cioccolato, caffè… è tutto così acceso che le note fruttate tendono quasi al marcio, all’ammuffito. Nel tempo, si abbassano i toni concedendo a nuovi aromi di emergere, la frutta si arricchisce di confetture di pesche e albicocche spalmate su pane integrale, con una sotterranea vena di cera. Decadente ed elegante.
Al palato attacca con una vivace spruzzata di paprika e zenzero, riprendendo la partitura dello sherry imbastita ancora sulla frutta matura in forma di marmellata, cui si aggiunge una buona dose di arance. Una lieve puntura amarotica bilancia i sapori, tra cui si fa strada una consistente nota vegetale. Crema al malto, cuoio e sprazzi di frutta secca completano il quadro, molto secco in lunghezza.
Finale abbastanza lungo, secco, vivacemente speziato, con frutta secca, frutti di bosco, cuoio e venature vegetali, quasi balsamiche.

Quasi stordente e ricchissimo al naso, molto più quieto e prevedibile in bocca, nondimeno un whisky che non passa inosservato da una distilleria non propriamente nota per la spiccata personalità.

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