
Provenienza: Lowlands (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 46%
Botti di invecchiamento: Ex sherry
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Kingsbarns Distillery
Prezzo: € 51,44 su Whisky Club Italia shop
Sito web ufficiale: www.kingsbarnsdistillery.com
Valutazione: 81/100
Gli alambicchi di questa distilleria delle Lowland si sono accesi nel 2014, ma il progetto di apertura nasce diversi anni prima, per iniziativa di Douglas Clement che da caddy nei campi da golf di St. Andrew sognava di soddisfare una richiesta dei ricchi clienti che vi passavano le giornate: visitare una distilleria.
Già, perché la prima disponibile era a una settantina di chilometri, e lui aveva adocchiato una vicina fattoria in rovina, la East Newall Farm nel Cambo Estate, da convertire alla bisogna: l’idea c’era, gli mancavano solo i fondi per realizzarla e gli opportuni permessi dalle autorità del Fife, la contea in cui si trovava la fattoria. Un contributo essenziale gli arrivò da William Wemyss, conosciuto sempre sui campi da golf e persona la cui famiglia era già nota nel settore grazie all’etichetta da imbottigliatore indipendente Wemyss Malts.
L’accordo prevedeva la cessione della proprietà alla famiglia Wemyss, con Clement che restava come direttore (salvo poi lasciare qualche anno dopo), ed ecco l’inaugurazione il 30 novembre 2014 (il St. Andrew’s Day) con il primo imbottigliamento uscito nel 2018 in edizione limitata, mentre Dream To Dram (il primo ufficiale) esce l’anno successivo. A oggi, le edizioni base sono due, questo Balcomie e il Doocot, più altre versioni limitate e single cask.
Particolarità della distilleria è quella di usare solo orzo delle contea del Fife.
Balcomie (da un castello del 16° secolo della zona) esce nel 2020, un NAS interamente maturato in botti di quercia americana che hanno contenuto sherry oloroso prodotto con il metodo solera.
Note di degustazione
Al naso è lo sherry a farsi sentire, tante spezie invernali (chiodi di garofano, anice stellato, cannella, noce moscata) ed effluvi vinosi a comporre un caldo vin brulé alle cui spalle cui troneggiano frutta (limone candito, ananas, prugne secche, uvetta), miele, barretta di cioccolato vecchio (quando si imbianchisce dopo qualche tempo) e noci macadamia. Rinvigorente.
Al palato riprende con decisione lo spirito enologico, mentre una dose sostanziosa di pepe nero, zenzero, cannella e noce moscata investe pera, frutti rossi e tropicali con qualche incursione limonosa, con pennellate amarotiche e vegetali che punteggiano un corpo pungente ma non particolarmente denso e sostanzioso. In lunghezza escono malto e cioccolato.
Finale abbastanza lungo e secco, di spezie, agrumi, frutti rossi, pera, tannini.
Indubbiamente giovane e con ancora molte sbavature, ma il distillato non si è arreso alle botti e sostiene, non senza fatica, gli attacchi del legno, dovendo cedere infine le armi ma con onore. Probabilmente si esprime meglio in invecchiamenti maggiori, ma già qui non è del tutto trascurabile.