
Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 52,6%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon, ex sherry oloroso ed ex rum
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Burn Stewart Distillery plc.
Prezzo indicativo: € 250,00
Sito web ufficiale: bunnahabhain.com
Valutazione: 88/100
L’unico torbato per la tripletta realizzata in occasione del Fèis del 2023, in 1.740 bottiglie a un prezzo non proprio abbordabile disponibili solo in distilleria e nello shop online, è il frutto dell’unione di diverse maturazioni di cui vengono offerti dettagli molto precisi:
– botti ex bourbon riempite il 2 febbraio del 2004 e poi trasferite il 22 luglio del 2013 in botti hogshead ex sherry di primo riempimento per un lungo affinamento;
– distillato del 10 novembre 2004 maturato interamente in barrel ex bourbon;
– altre botti ex bourbon riempite il 16 febbraio del 2005 poi riversate in barrel ex rum il 7 dicembre del 2017 a completare la maturazione.
L’idea è della master blender Julieann Fernandez, innamorata in particolare dell’influsso dato dalle botti ex rum, vedremo se farà innamorare anche me!
Note di degustazione
Al naso è un po’ chiuso, richiede del tempo per aprirsi oltre l’iniziale effluvio di torba grassa e costiera, con una buona dose di salamoia sparsa su frutta grigliata (ananas, pesca, pera), susine, uvetta, marzapane, zucchero filato e caramello. In lunghezza, prevale la parte più dolce e zuccherina, sempre circondata da un fumo salino. Gioca su toni molto pacati, che si fatica a estrarre dal bicchiere ma che risultano piacevoli.
Al palato si presenta bello speziato (pepe, zenzero, una parvenza di coriandolo) dando la spinta a una gradazione vivace ma calibrata che puntella una torba pastosa e vegetale, di fiori, alghe e foglie gettati nel falò su cui sfrigola frutta in quantità (mirtilli, more, ananas, prugne, mela, arancia rossa). Al contrario dell’olfatto, qui le evocazioni sono decise e altisonanti, dopo la frutta arrivano crema catalana, cuoio, bacche di ginepro, zucchero di canna tostato, banana flambé e china, in un mix dolce e amarotico piuttosto ingaggiante. Chicchi di caffè tostati e finocchi gratinati sullo sfondo, con una scia salina.
Finale abbastanza lungo di spezie, cenere e sale, popcorn, frutti rossi, note vegetali e sciroppo di zucchero.
Cupido ha mancato il bersaglio, ma se pure non è scoccata la scintilla non posso dire che questo whisky lasci indifferenti, con un palato acceso ed esuberante che esalta le caratteristiche di tutte le botti usate senza che l’una sovrasti l’altra. Peccato per il naso decisamente sottotono, ma il resto merita decisamente l’assaggio.