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Blair Athol Highlands Imbottigliatori indipendenti Infrequent Flyers Scozia Whisky dai 100 ai 200 euro

Infrequent Flyers Blair Athol 2008 14yo

Recensione di un Blair Athol affinato in una singola botte ex PX

Provenienza: Highlands (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 53%
Botte di invecchiamento: Ex PX finish
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Alistair Walker Whisky Company
Prezzo indicativo: 133,00 su Whisky Italy
Sito web ufficiale: www.alistairwalkerwhisky.com
Valutazione: 87/100

Non tanto tempo fa avevamo raccontato un single cask quindicenne di Blair Athol, affinato in una botte ex moscatel, che ci era piaciuto parecchio e di cui serbiamo volentieri ricordo e bottiglia.
Oggi siamo quindi ancora più curiosi nel confrontarci con un whisky proveniente dalla medesima distilleria e proposto dallo stesso imbottigliatore, Alistair Walker: un 14yo che ha ricevuto un finish, di durata non specificata, in una ex PX sherry puncheon. Il whisky di Blair Athol trova spesso nelle botti ex sherry un eccellente amplificatore di gusto. Vediamo com’è andata stavolta, non prima di aver ringraziato Lamberto per il campione, prelevato all’ultima Whisky Week di Firenze.
Distillato il 25 febbraio del 2008 e imbottigliato nell’agosto 2022 alla gradazione del 53% in 680 esemplari, è la release targata Infrequent Flyers n. 88.

Note di degustazione

Il colore è bronzo.
All’olfatto la primissima impressione è di aceto balsamico, in compagnia di uvetta, frutti di bosco (more nello specifico), fichi secchi e albicocca sciroppata. Amarena in due versioni: candita e in sciroppo. Una leggera nota di peperoncino movimenta il ventaglio percettivo che si arricchisce nel tempo di un sentore che fa pensare all’AfterEight. Il grado non è neanche lontanamente percepibile.
Al palato l’imbocco è speziato, con pepe e peperoncino sugli scudi. Emerge poi il classico portato delle botti ex sherry: fichi secchi, frutta secca (noci e mandorle), frutta allo sciroppo (albicocca e pesca), cappuccino e legno scuro lucidato. Sulla distanza avvertiamo un tocco di malaga e un ricordo di more, con la gradazione che qui irrobustisce il profilo e allunga sensibilmente il finale, caldo e avvolgente, su note di peperoncino e frutta secca.

Chissà se troveremo mai un whisky Infrequent Flyers che non ci piaccia o, tutt’al più, che ci convinca un po’ meno. Sì perché noi possiamo anche riconoscere di avere un debole per i prodotti di Alistair Walker, ma certo è che a ogni assaggio godiamo senza freni (e senza riserve).
E questo Blair Athol così violentemente, e allo stesso tempo dolcemente, sherried, non fa eccezione.

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