
Provenienza: Highlands (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 55,2%
Botte di invecchiamento: Ex sherry oloroso finish
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Alistair Walker Whisky Company
Prezzo indicativo: € 129,00 su WhiskyShop
Sito web ufficiale: www.alistairwalkerwhisky.com
Valutazione: 87/100
Fettercairn, distribuita in Italia da Fine Spirits, è una distilleria che tutto sommato non gode ancora di così tanto credito presso gli appassionati, anche se in tempi recenti, grazie a un intelligente rilancio del marchio in un’ottica di sostenibilità del tutto condivisibile, ha di sicuro guadagnato in visibilità.
Confessiamo serenamente che il primo Fettercairn bevuto è stato il 16yo da singola botte ex sherry proposto nel 2021 da Morisco Spirits. Visto che ne conserviamo un ottimo ricordo, siamo particolarmente curiosi di assaggiare questo 14yo egualmente da botte ex sherry oloroso, selezionato da uno dei nostri IB preferiti, Alistair Walker.
Distillato il 5 settembre 2007 e imbottigliato nel dicembre 2021 a 55,2% ABV nel suo colore naturale e senza filtrazione a freddo, in 622 esemplari ancora reperibili in Italia, è la release griffata Infrequent Flyers n. 70.
Grazie a Lamberto per il campione prelevato all’ultimo Milano Whisky Festival.
Note di degustazione
Il colore è una via di mezzo tra il miele di castagno e l’ebano.
Al naso le primissime impressioni sono di fichi secchi e uvetta, prima che subentrino, perfettamente integrati, sentori “conciari” di cuoio e pellame lavorato. La frutta secca (noci e mandorle) è un portato tipico delle botti ex oloroso, come lo sono il cioccolato al latte e il caramello. Malaga, confetto e cappuccino, con un affondo floreale di gelsomino e una passata di pepe bianco, completano un quadro olfattivo molto interessante e armonico.
Al palato la frutta secca è ancora ben presente, nelle sembianze delle mandorle in particolare, insieme a datteri, caramello e panna. C’è sempre il pepe a movimentare il profilo, prima di un tocco agrumato (scorza d’arancia) e di un aroma che ricorda da vicino quello di un caffè iperzuccherato. Come al palato, il grado alcolico risulta non pervenuto.
Il finale di media lunghezza è all’insegna del caramello (salato stavolta) e del caffè (con un po’ meno zucchero), mentre la spolverata di pepe dà l’impressione di asciugare la bocca e di prepararla al sorso successivo.
Riprendendo in mano le note scritte per il 16yo di Andrea Morisco, ci accorgiamo che sono parecchie le percezioni comuni. L’unica differenza di rilievo sta nel fatto che mentre quello di Andrea ci era parso un whisky più affilato e meno accomodante, questo è tendenzialmente più rotondo e goloso. Restano due proposte affascinanti che condividono anche quella spinta ininterrotta alla bevuta che chiamiamo bellezza.