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Isola di Islay Kilchoman Scozia Whisky dai 100 ai 200 euro

Kilchoman 2011 (for Whisky Club Italia)

Recensione del single cask realizzato nel 2016 per il club

Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 58,6%
Botte di invecchiamento: Ex sherry oloroso
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Kilchoman
Prezzo: € 118,85 su Whisky Club Italia
Sito web ufficiale: kilchomandistillery.com
Valutazione: 87/100

Il Whisky Club Italia è una realtà ben consolidata nel panorama del whisky italiano, un’associazione di appassionati che raccoglie oltre 24.000 membri e che ha saputo diventare negli anni un imprescindibile punto di riferimento per il settore.
Questo grazie anche alle numerosissime iniziative che ogni anno (anzi, ogni mese) nascono dalla vulcanica creatività del suo patron, Claudio Riva, che aiutato da pochi ma altrettanto energici collaboratori riesce non solo ad aggiornare quotidianamente il proprio blog Daily Dram (a cui da qualche tempo do il mio contributo domenicale), ma anche a portare avanti eventi e manifestazioni locali e nazionali, tra cui l’itinerante Whisky Week.
Ci si può iscrivere gratuitamente, ma con una piccola quota annuale si diviene soci sostenitori ottenendo una serie di benefici, tra cui l’imbottigliamento esclusivo a cadenza annuale, di cui questa bottiglia è la versione del 2016.

Botte singola ex sherry a grado pieno, distillato di settembre del 2011 riversato in 341 bottiglie a ottobre del 2016, ancora disponibili sullo shop del Club, con uno sconto per gli iscritti.
E versiamolo in un bicchiere, ovviamente griffato Whisky Club!

Note di degustazione

Il naso è dolcemente scuro e ruvido, frutti rossi maturi si intrecciano con datteri e fichi secchi, cuoio, mandorle, arancia sanguinella, tamarindo, tabacco. Lievi tocchi speziati accarezzano la torba, che si lascia cullare dalle note che nel tempo si fanno ancor più pastose, come un dolce natalizio. In lunghezza, il fumo cresce di intensità, come legna e tabacco bruciati.
Pizzicori speziati all’imbocco, con pepe, cannella e chiodi di garofano che riprendono i toni dell’olfatto in un ripieno oleoso di frutta essiccata (fichi, datteri, uvetta), secca (noci, mandorle) e mela cotta, con una buona dose di succo d’arancia rossa. Piuttosto coerente con il naso, perde giusto un po’ della ruvidezza a vantaggio dell’aspetto dolciario invernale, con una maggiore incidenza del fumo che qui si fa più carnoso e cinereo. Appare anche della crema catalana e, in lunghezza, un accenno di aringhe affumicate sotto sale. Alcol presente ma per nulla invasivo, anzi, fa da staffe perfetta per i sapori.
Finale lungo e salino di barbecue spento, agrumi, frutta cotta, spezie, caramello.

Un whisky molto ricco e corposo, diretto, che magari non offre grandi evoluzioni ma risulta comunque appagante e tutt’altro che noioso. La rappresentazione plastica di quanto Kilchoman riesca a ottenere anche con invecchiamenti molto giovani.

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