
Provenienza: Isola di Mull (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 53,2%
Botte di invecchiamento: Ex sherry refill
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: The Whisky Agency
Prezzo: € 183,60 su PerbaccoMatera
Sito web ufficiale: –
Valutazione: 88/100
Aggiungiamo un nuovo indie bottler a quelli già presenti sul blog: The Whisky Agency.
L’aspetto più curioso è che se ne sa talmente poco che tocca lasciare subito la parola al whisky (il che rimane comunque la soluzione migliore). Tutte le informazioni che siamo riusciti a reperire provengono dalla medesima fonte, il sito dell’importatore italiano Beija-Flor cui vi rimandiamo.
Qui ci limitiamo a dire che The Whisky Agency è stata fondata in Germania nel 2008 da Carsten Ehrlich. Alla maggior parte degli appassionati questo nome non dirà nulla, agli esperti del settore già di più: Ehrlich è infatti uno degli organizzatori, fin dalla sua prima edizione nel 2002, di The Whisky Fair a Limburg. Si tratta di uno dei raduni più importanti, se non il più importante, per gli appassionati di whisky e, con un po’ di attenzione e di fortuna, vi si possono trovare autentiche chicche del passato, come ci hanno raccontato alcuni amici.
Ehrlich, insomma, preferisce rinunciare a qualsiasi dichiarazione programmatica per lasciar parlare le sue selezioni, raffinate fin dalla grafica delle etichette.
Oggi versiamo nel bicchiere un Ledaig, il whisky torbato di Tobermory, distillato nel 2011 e imbottigliato nel 2022 a 53,2% ABV dopo 10 anni abbondanti trascorsi in una ex sherry butt non di primo riempimento. Colore naturale e nessuna filtrazione a freddo, per 361 esemplari complessivi. Grazie a Lamberto, allo stand Beija-Flor all’ultima Whisky Week di Firenze, per il suggerimento (e il sample).
Note di degustazione
Il colore è un oro chiaro.
Al naso il primo impatto è con un sentore salmastro di alghe, seguito a breve distanza, sul piano dell’intensità, da un’inconfondibile nota di olive in salamoia. Una spolverata di pepe nero fa il paio con una grattugiata di scorza di limone, insieme a impressioni di tabacco ed erba bruciata. Solo in un secondo momento si rivela con crescente chiarezza l’apporto della botte ex sherry: un tocco di pasta frolla, un miraggio di cioccolato fondente e la certezza dei canditi al limone.
L’imbocco è molto pepato con un fumo acre di sigaretta che sembra predominare, prima che note di arancia gialla, scorza di cedro, olive in salamoia e, più originale di tutte, cracker salati avvolgano il palato in un ensemble di aromi davvero intrigante.
Il finale è mediamente persistente, meno fumoso e pepato del previsto, con una punta di pasta frolla.
Questo whisky, che pure richiede al bevitore un supplemento di attenzione in fase di assaggio, è la dimostrazione lampante di quanto la botte giusta possa fare la differenza. La natura (torbata) del distillato rimane intatta, e il legno si limita a smussare qualche spigolo, arricchendo il ventaglio aromatico con nuances del tutto peculiari.