
Provenienza: Isole Orcadi (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 46%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon ed ex sherry oloroso
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: The Edrington Group
Prezzo: € 69,00 su WhiskyShop
Sito web ufficiale: www.highlandparkwhisky.com
Valutazione: 81/100
Dopo qualche mese di assenza torna sul blog la distilleria più celebre delle Isole Orcadi, con un’edizione limitata pensata inizialmente per il solo mercato svedese ma poi distribuita in tutta Europa. Si tratta di un 10yo, denominato Ambassador’s Choice, che nasce da una combinazione di botti di rovere americano (il 70%) ed ex sherry oloroso (il 30%).
Il colore è naturale, come sempre con Highland Park, la gradazione è 46% ABV e l’outturn è di 3.000 bottiglie ancora ampiamente reperibili in Italia (e a un prezzo ragionevole per un’edizione limitata).
Note di degustazione
Ambra con riflessi dorati nel bicchiere
Al naso la prima sensazione è di legno chiaro fresco, appena tagliato; poi è un trionfo di agrumi con arancia gialla in gran quantità e buccia di limone. Il versante speziato vede in prima fila zenzero e pepe bianco, mentre un piacevole sentore di pasta di mandorle si accompagna a un tocco di crema all’arancia. Il caratteristico fumo leggero di Highland Park rimane fin troppo sullo sfondo, come un ricordo lontano non perfettamente a fuoco. Ci troviamo di fronte a un olfatto gradevole che però non sfonda il muro dell’entusiasmo.
In bocca il fumo cresce parecchio di intensità. Ancora legno chiaro, in misura importante, stavolta insieme a mela gialla, arancia gialla e una discreta passata di pepe bianco che prova vanamente a donare brio a un palato che tende ad appiattirsi e a perdere mordente in modo alquanto rapido.
Il finale è decisamente breve per i nostri gusti, con accenti speziati e un leggero fumo di fondo. L’ultimissima impressione è di albicocca.
Siamo molto legati ad Highland Park e ai suoi single malt, ma è abbastanza evidente che con il passare del tempo, e delle bevute, il nostro entusiasmo si è parecchio raffreddato. Qui ci troviamo di fronte a un whisky tutt’altro che sgradevole ma evidentemente “di compromesso”, realizzato per non scontentare nessuno: irreprensibile nel suo equilibrio di toni, ma anche un po’ noioso, talmente privo di guizzi da rischiare di assomigliare, per gli appassionati, a un’occasione mancata.