
Provenienza: Wexford (Irlanda)
Tipologia: Single Malt Irish Whiskey
Gradazione: 50%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon first fill, vergini, ex vino, ex marsala, ex porto
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Waterford Distillery
Prezzo: € 72,00 su Whisky Italy
Sito web ufficiale: waterfordwhisky.com
Valutazione: 83/100
Torniamo sui single farm origin dell’irlandese Waterford con un imbottigliamento che ha fatto parte della mia più recente degustazione al Valley Beer’s Pub di Arzignano.
Realizzato come sempre con un’attenzione maniacale alle origini della materia prima, si tratta di un whiskey uscito a febbraio del 2021 in 30.528 bottiglie alla consueta gradazione del 50% e con la maturazione simile a quella dei propri fratellini delle altre fattorie.
46% di botti ex bourbon di primo riempimento (40 in tutto, provenienti in parte da Wild Turkey ed Heaven Hill), 26% di botti vergini americane (20 in tutto), 15% di botti ex vino francese Margaux (nove) e 16% di botti ex marsala (sei) ed ex porto (due), per un totale di poco più di 3 anni e mezzo di maturazione.
Se volete altri dettagli, tra cui il “suono” della fattoria Lakefield, li trovate qui.
Note di degustazione
Spiccata presenza di note vinose al naso, in cui dominano frutti rossi (ribes, fragolina di bosco, uva spina), pompelmo rosa e biscotti ai cereali, stemperando nel tempo gli aspetti più aciduli in una crema pasticcera con pezzetti di mela verde. L’aspetto vegetale si rafforza con tocchi di menta ed eucalipto, confermando la natura fresca e giovanile del whiskey. Tracce di legno sul fondo.
Al palato si apre con una speziatura accentuata, peperoncino e zenzero pizzicano vivacemente lingua e labbra con accenti di cannella su frutta bianca (banana acerba, mela, melone bianco) e connotazioni vegetali. Tornano i biscotti ai cereali accompagnati da lemon tart, frutti rossi per la parte acidula e una lieve scia salina sulla lunghezza, in cui riemerge anche la parte balsamica.
Finale abbastanza lungo e molto secco, dove la parte salina si fa più presente su note vegetali, speziate e acidule dei frutti rossi, cereali e a sorpresa una punta di cioccolato.
Indubbiamente giovane ma non per questo piatto e banale, forse troppo schiacciato dagli influssi vinosi ma capace comunque di stupire con qualche accenno inatteso. Molto beverino grazie anche alla parte salina, disimpegnato con stile.