
Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 54,8%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon ed ex mezcal
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Kilchoman
Prezzo: € 107,00 su Whisky Italy
Sito web ufficiale: kilchomandistillery.com
Valutazione: 86/100
Single cask realizzato in esclusiva per il distributore italiano di Kilchoman, Beija-Flor, con un affinamento decisamente poco comune in una botte ex mezcal scelta proprio dai giovani e bellissimi Samuel Cesana e Jacopo Grosser, che si aggiunge ad altre edizioni simili uscite tra il 2021 e il 2022.
Distillato di luglio del 2013 che dopo quasi otto anni di maturazione in una botte ex bourbon ha proseguito con un affinamento nella botte ex mezcal per poco più di un anno, finendo a grado pieno in 261 bottiglie a marzo del 2022.
Ammetto la mia totale e abissale ignoranza per quanto riguarda il distillato messicano, quindi verso nel bicchiere senza troppi pensieri.
Note di degustazione
Il naso si apre su una torba intensa e virata decisamente sul dolce, dove imperano cioccolato, marmellata d’arance, biscotti al malto e crema catalana, uniti a note lontane dalla pasticceria come peperoni grigliati in agrodolce, bacon bruciato e arachidi tostate. Una vena minerale e salina percorre gli aromi, non particolarmente accentuata e più presente in lunghezza. Il fumo è spesso e cenerino. Accattivante.
Al palato ha una bella texture setosa e morbida, con un accento iniziale di peperoncino e curcuma che apre la strada a un’ondata di dolcezza salina, in cui si ritrovano cioccolato bianco, ananas e limone canditi, pasta frolla, circondati da una coltre di fumo misto tra carbonella e asfalto da cui fanno capolino punture vegetali, sospese tra le alghe e le zucchine al barbecue. Sono quest’ultime a portare avanti i sapori in lunghezza, sempre mantenendo alta la dose di fumo.
Finale lungo di cenere e sale, con le note vegetali che si impongono su quelle più dolci, poste nelle retrovie, assieme a cenni speziati e di incenso.
Inusuale e prismatico, l’affinamento sembra avere impresso una firma molto netta sulle evocazioni, impastandosi con quella di Kilchoman in modo non sempre armonico ma comunque interessante. Una bevuta molto piacevole e intrigante, diversa ma riconoscibile ma che potrebbe non incontrare il gusto di tutti.