
Provenienza: Irlanda
Tipologia: Single Malt Irish Whisky
Gradazione: 45,4%
Botte di invecchiamento: Ex bourbon Hogshead
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: J & A Mitchell & Co Ltd.
Prezzo indicativo: € 80,00
Sito web ufficiale: www.cadenhead.scot
Valutazione: 83/100
Questa bottiglia rappresenta un’occasione (tristemente) mancata.
Parte della serie annuale che l’imbottigliatore scozzese dedica ai Cadenhead’s Shop sparsi in Europa, la versione italiana da sempre mostra uno degli emblemi della città di Milano, ovvero La Scala, non essendoci più una vetrina del negozio fisico da mostrare a differenza delle altre nazioni.
Il 2021 doveva segnare l’anno della svolta, con finalmente l’inaugurazione del nuovo Cadenhead’s Shop italico.
Doveva.
Perché del negozio poi non se ne fece nulla, ma ormai l’imbottigliamento era pronto, e così tornò a essere usata l’illustrazione del noto teatro meneghino, rendendo la bottiglia disponibile per assaggio e vendita nei Cadenhead’s Point sparsi per lo stivale.
Accantonata questa vicenda, veniamo al contenuto, ovvero un whiskey irlandese di provenienza non dichiarata (ma facilmente intuibile) che da una botte ex bourbon del 2006 ha prodotto 306 bottiglie nel 2021, distribuite sul finire dell’anno.
Anche se, come la descrizione riporta, non è ufficialmente un whiskey: non essendo stato interamente lavorato sul suolo irlandese, come già per il disciplinare dei cugini scozzesi non si può dunque definirlo come tale, da cui la peculiare specifica di “Bevanda distillata irlandese”.
E vediamo com’è sta bevanda…
Note di degustazione
Al naso è deliziosamente dolce come un plumcake alla frutta, con i pezzettoni di pera, albicocca, banana e mela in un fragrante impasto con cannella e un pizzico di noce moscata. C’è una parte di cereale e malto in sottofondo, con una lieve venatura di propoli che si fa quasi cerosa in lunghezza. Stuzzicante e un po’ ruffiano.
Più frizzantino e vivace di quanto la gradazione potrebbe fare attendere al palato, la parte dolce e fruttata si perde un po’ nei toni più accesi di noce moscata e pepe bianco, con qualche incursione di legno levigato. La frutta torna sul proscenio nel tempo, mantenendosi comunque sulla frutta bianca con l’aggiunta di tracce di pesca e ananas, mentre una nota vegetale fa capolino sul fondo.
Finale non molto lungo con la vena vegetale in primo piano associata a spezie, ananas, pesca e pennellate di rabarbaro.
Molto più interessante all’olfatto che in bocca, dove si perde un po’ specie all’inizio ma recupera qualche spunto in lunghezza, pur senza mostrare particolari complessità o evoluzioni. Bevuta piacevole e disimpegnata.
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Il Bevitore Raffinato