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Giappone Kyoto Miyako Whisky dai 100 ai 200 euro Whisky dai 50 ai 100 euro

The Kyoto

Recensione dei tre imbottigliamenti giapponesi

Provenienza: Giappone
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: 
Proprietà: Kyoto Shuzo Co.
Sito web ufficiale: kyotoshuzo.com

Fino al 1868 Kyoto è stata la capitale del Giappone, e con la sua storia millenaria come cuore pulsante del Paese ha dato origine a molte delle sue tradizioni, legate alla cultura e alla religione nipponiche.
E a luglio del 2020 l’azienda Kyoto Shuzo (collegata a doppio filo con Matsui Shuzo, già proprietaria del marchio Matsui) ottiene la licenza per la distillazione, portando per prima la produzione di whisky nella prefettura, precisamente a Kyotanba-cho, vicino al fiume Yura. Due alambicchi, produzione anche di gin, whisky al momento intento a riposare in loco con un’ampia escursione termica tra il giorno e la notte, promettendo “un invecchiamento rapido del distillato”.
È del 2021 l’uscita di tre imbottigliamenti, caratterizzati da una particolare etichetta in tessuto, il nishijin-ori, utilizzato per la confezione di abiti tradizionali di cui la zona è tra le più grandi produttrici della nazione.
Due blended di cereali e un (single?) malt, di cui non viene esplicitata l’origine ma che, data l’estrema giovinezza della distilleria, vengono sicuramente realizzati con whisky di terze parti (non necessariamente giapponesi), ovviamente senza dichiarazione d’età.
Grazie al distributore italiano Pellegrini per i gentili campioni.

The Kyoto Aka-Obi (Red Belt)

Tipologia: Blended Whisky
Gradazione: 40%
Botti di invecchiamento: 
Prezzo: € 78,00 su Whisky Club Italia
Valutazione: 69/100

Fusione di malt e grain, anche di importazione, di cui non sono note le botti di invecchiamento, è il prodotto base del trittico, votato soprattutto alla miscelazione.

Note di degustazione

Al naso è piuttosto leggerino, aromi sospesi tra il dolce e il vegetale con un mix di vaniglia, mandorle, cereali bagnati, una lieve nota di solvente e un accenno di noce moscata e cannella. Nel tempo le spezie del legno acquistano maggiore consistenza a detrimento del comparto aromatico più dolce, con la parte vegetale che prende maggiore corpo. Innocuo.
Al palato esordisce alquanto amarotico, con una parte di solvente inizialmente carica che perde presto incisività, e il trionfo delle note di cereali e malto. Poco spazio alle sottigliezze, con un corpo leggerino in cui cenni di vaniglia fanno capolino tra spezie, frutta secca e legno.
Finale piuttosto secco e abbastanza breve, amarotico e speziato, con note erbacee dalle lievi venature vanigliate.

Sicuramente più adatto per dei (costosi) cocktail che per la bevuta in purezza, non offre particolari spunti di attenzione e si fa dimenticare in poco tempo. Intendiamoci, non è “cattivo” ma semplicemente trascurabile.

The Kyoto Kuro-Obi (Black Belt)

Tipologia: Blended Whisky
Gradazione: 46%
Botti di invecchiamento: Botti vergini con affinamento in ex bourbon
Prezzo: € 119,00 su Whisky Club Italia
Valutazione: 82/100

Altro blended di whisky di varia provenienza (estera e nazionale), con la parte grain realizzata secondo gli standard del bourbon con tanto di invecchiamento in botti vergini, unita poi ai malt ad affinare in botti ex bourbon.

Note di degustazione

Il naso è bello speziato, con una natura molto vicina a quella dei rye più che dei bourbon: caramello salato, noce moscata a go-go, melassa, macadamia. La spinta iniziale tende a smorzarsi nel tempo, lasciando emergere aspetti di mela cotta, banana molto matura e crema al malto, con una lieve nota di formaggio grasso tipo fontina e le spezie del legno sempre molto presenti. Dolce ma non stucchevole.
In bocca la componente speziata resta intensa ma non preponderante lasciando spazio a zucchero di canna tostato, frutta (mela, ananas, banana, chinotto), note vegetali e ancora il malto, che dona calore e corpo. Frutta secca e caramello accompagnano sul fondo, e nel tempo la parte vegetale tende ad alzare il tono con una vena amarotica di rabarbaro e china
Finale abbastanza lungo e secco, dove le note vegetali sono punteggiate da spezie, zucchero di canna, frutta secca e malto.

Un whisky che parte molto interessante e vivace ma si perde un po’ in lunghezza, smarrendo quell’equilibrio di sapori tenuto bene soprattutto all’olfatto. La gradazione sicuramente aiuta, ma forse risulta troppo giovane per essere davvero incisivo.

The Kyoto Murasaki-Obi (Purple Belt)

Tipologia: Malt Whisky
Gradazione: 43%
Botti di invecchiamento: 
Prezzo: € 139,00 su Whisky Club Italia
Valutazione: 84/100

In etichetta riporta la dicitura “Malt Whisky”, ma non potendo contenere distillato di loro produzione è realizzato con whisky di terzi, probabilmente Matsui, di cui comunque il tipo di maturazione non viene dichiarato. Non essendo definito come blended, è da supporre sia un single malt.

Note di degustazione

Al naso si apre piacevolmente dolcino e floreale, le note sono delicate ma tutt’altro che eteree con vaniglia, caramello, calicanto, ananas, meringa e cioccolato bianco. L’elenco che ho snocciolato parrebbe contraddirmi, ma gli aromi sono percorsi da una vena erbacea e speziata (noce moscata, cannella) che ne smorza l’impatto, con un flebile ma proprio proprio sottile filo di fumo di sottofondo. Nel tempo compare anche una nota di miele che si fa quasi cerosa. Molto piacevole.
Al palato il fumo si fa più presente, specie all’imbocco, pur restando poco più di un accenno, quel tanto che basta a dare spessore a un malto bello corposo che riprende le evocazioni olfattive e il loro equilibrio, con giusto una maggiore incisività delle componenti erbacee. Molto beverino, grazie anche a una punta salina che emerge dopo i primi sorsi e a una lieve pepatura specie in lunghezza.
Finale non molto lungo dove gli spunti salini e fumosi fanno da cornice a spezie, frutta e visioni vanigliate.

Decisamente il più strutturato e interessante dei tre, all’insegna di una facile beva magari non travolgente ma certo piacevole.

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