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Fettercairn Highlands Scozia Whisky dai 50 ai 100 euro

Fettercairn 16yo 2021

Recensione della seconda edizione di una versione limitata

Provenienza: Highlands (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 46,4%
Botte di invecchiamento: Ex sherry
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Emperador Inc. (Whyte & Mackay Ltd.)
Prezzo: € 85,00 su Spirit Academy
Sito web ufficiale: fettercairnwhisky.com
Valutazione: 84/100

Dopo aver provato il single cask della stessa età dell’indipendente Morisco Spirits, era inevitabile versare nel bicchiere il sedici anni realizzato dalla distilleria, versione limitata annuale che si aggiunge agli imbottigliamenti fissi di 12, 18, 22 e 28 anni.
Ognuna delle tre edizioni prodotte fin qui differisce per le botti utilizzate nella maturazione: la prima (2020) proveniva da botti ex bourbon first fill con affinamento in ex sherry oloroso e Palo Cortado, la seconda (oggetto di questo articolo, 2021) tutta da ex sherry oloroso first fill e refill e Palo Cortado first fill, e infine la terza (2022) da ex bourbon e un trittico di ex sherry, oloroso first e second fill e PX.

Questa serie rientra in un più ampio progetto di rilancio del marchio con uno sguardo alla sostenibilità e alla localizzazione: oltre ad aver piantato 13.000 piante di quercia scozzese nei pressi della distilleria, già alcune scorte del distillato sono a riposare in botti realizzate con legno dello stesso tipo. Sono stati inoltre raggiunti degli accordi con dei coltivatori nel raggio di una settantina di chilometri per la fornitura di orzo, in previsione di creare un whisky da singola fattoria (vi dice qualcosa?) maturato in legno locale: ci vorranno anni (molti!) per arrivarci, ma la visione è davvero chiara.
Grazie a Goran del distributore italiano Fine Spirits per il gentile campione.

Note di degustazione

È la frutta a segnare il passo dell’olfatto, un misto di gelatine alla pesca, albicocca e banana con arancia candita e una manciata di uvetta, su un cuscinetto di cereali e miele dalle venature cerose. Crema alla vaniglia, mela cotta e un tocco di mandorle emergono dal fondo, completando un quadro dolce ma non stucchevole, grazie anche a punteggiature di limone e una lievissima nota di zenzero. Accattivante.
Se al naso era appena un accenno, al palato la parte speziata alza notevolmente il volume, con pepe, noce moscata e zenzero a guidare i sapori più virati verso le componenti di cereali e frutta secca, con una lieve astringenza. Biscotti allo zenzero, mandorle, rabarbaro e radice di liquirizia in primo piano mentre pesca, mango, ananans e mela stanno nelle retrovie. Lieve nota di caffè sul fondo, con una vena salina e minerale che cresce in lunghezza assieme a impressioni vegetali.
Finale non molto lungo e secco, con punte saline e minerali su frutta secca, mela, ananas, mango e una goccia di caffè.

L’influenza dello sherry non ha sopraffatto l’essenza del distillato, che emerge soprattutto al palato contrapponendosi all’olfatto negli equilibri delle sensazioni. Non abbastanza sfaccettato da travolgere ma abbastanza interessante da farsi bere volentieri, mostrando un’attenzione non banale nell’uso delle botti.

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