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Glenmorangie Highlands Scozia Whisky dai 50 ai 100 euro

Glenmorangie A Tale of the Forest

Recensione della nuova limited edition di Glenmorangie

Provenienza: Highlands (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 46%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: ND
Proprietà: LVMH (Louis Vuitton Moet Hennessy)
Prezzo: € 99,00 su Whisky Shop
Sito web ufficiale: www.glenmorangie.com
Valutazione: 85/100

Al netto delle rumorose strategie di marketing per il lancio di ogni nuova limited edition di Glenmorangie (e di Ardbeg: stessa proprietà), bisogna riconoscere che dalle parti di Tain (e di Islay) hanno capito da tempo una cosa importante: che il whisky è anche narrazione. Cioè che ogni bottiglia è un potenziale contenitore di storie, siano esse ricordi personali o memorie di eventi collettivi, e che parte del suo fascino, a prescindere dalla qualità del whisky che rimane – è bene ricordarlo – l’aspetto più importante, deriva dalla capacità di raccontarle.
Consapevole di ciò, Bill Lumsden, Director of Distilling and Whisky Creation & Whisky Stock di Glenmorangie e “braccio armato” di LVMH, si è lanciato da anni in una serie di proposte dal concept bizzarro e dai risultati altalenanti, che hanno diviso gli appassionati. E dopo A Tale of Cake, che evocava (con successo, a nostro modesto parere) la fragranza di una torta, la pineapple upside-down che la figlia era solita preparargli, aggiungendo all’invecchiamento in botti ex bourbon un finish in ex tokaji ungherese, e A Tale of Winter (prossimamente su queste pagine) con un affinamento in botti ex marsala, ecco arrivare A Tale of the Forest, che intende ricreare nel bicchiere l’impressione di una passeggiata nei boschi.

In che modo? Con l’aggiunta nella fase di essicazione del malto di botaniche provenienti dai boschi delle Highlands (insieme a una minima parte di torba): aghi di pino, betulla, ginepro, menta, erica e prezzemolo. Dopo una maturazione di lunghezza non dichiarata in botti ex bourbon, il whisky è stato imbottigliato al 46% e a oggi risulta ancora reperibile sul mercato italiano.
Grazie a Lamberto, anima di Whisky Art, per il generoso campione direttamente dalla Como Whisky Week 2022.

Note di degustazione

Il colore è oro.
All’olfatto il risultato è pienamente raggiunto, con impressioni di muschio, funghi, corteccia, bacche di ginepro e una sensazione complessiva di foschia e terra bagnata, cui si aggiungono note di orzo, mela renetta, foglie di gelso e caffè in polvere. La firma di Glenmorangie si ritrova in un tocco di arancia gialla e un pizzico di limone. Sentori di paglia bruciata e segatura completano un quadro estremamente suggestivo che ci fa ben sperare anche per il palato.
Dove però la situazione cambia: l’affumicatura va progressivamente scemando sul piano dell’intensità, e la potenza evocativa si riduce di conseguenza. Rimangono sensazioni di corteccia e segatura, e un’ombra di bacche di ginepro, ma il profilo complessivo, in cui spiccano note di pepe, arancia gialla e orzo, appare decisamente più convenzionale.
Il finale non è lunghissimo, con mela gialla, orzo e un tocco amaricante appena distinguibile.

Peccato. Dopo un olfatto notevole, ci sembra che in bocca il whisky perda gran parte della sua ricchezza. La sensazione è quella di una magia interrotta sul più bello, come se qualcuno, al culmine di un film appassionante, avesse acceso improvvisamente la luce svelando, a noi spettatori/bevitori un po’ bambini, la fragilità dell’artificio su cui si regge(va) la nostra emozione.

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Whisky Facile

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