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GlenAllachie Scozia Speyside Whisky dai 50 ai 100 euro

GlenAllachie 10yo Cask Strength Batch 7

Recensione del settimo GlenAllachie 10yo a grado pieno

Provenienza: Speyside (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 56,8%
Botti di invecchiamento: Ex sherry oloroso, ex Pedro Ximénez, vergini, ex rioja wine
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: The GlenAllachie Distillers Co. Limited
Prezzo indicativo: € 75,00 su Morisco Spirits
Sito web ufficiale: theglenallachie.com
Valutazione: 90/100

Fra gli appassionati, ogni rilascio del GlenAllachie 10yo CS è accompagnato dagli stessi interrogativi: quale combinazione di botti avrà escogitato stavolta Billy Walker? Riuscirà a mantenersi all’invidiabile altezza dei batch precedenti?
La prima domanda si spiega con l’ininterrotto percorso di ricerca sui legni intrapreso da tempo dal Master Distiller di GlenAllachie: una strada ricca di soluzioni originali condotta con una passione che si avverte in ogni dram.
La seconda, con la qualità media altissima degli imbottigliamenti, non solo per quanto riguarda il core range, ma anche nelle proposte teoricamente più sperimentali (pensiamo alla serie dei Wood Finish ma anche alla Wine o alla Virgin Oak Series).
Bando alle ciance, versiamo nel bicchiere la settima edizione del GlenAllachie 10yo CS, che nasce dall’incontro, in misure ovviamente differenti, di whisky maturati in botti ex sherry oloroso, ex PX, vergini ed ex vino spagnolo rioja.
Imbottigliato a 56,8% ABV in sessantaseimila esemplari complessivi, è ancora reperibile in Italia.

Note di degustazione

Nel bicchiere risplende un magnifico ambra scuro.
All’olfatto la prima impressione è di albicocche, seguita da canditi, mou, nocciole e noci. Il versante speziato a base di chiodi di garofano e noce moscata aggiunge ulteriore brio a un profilo sinuoso, già fortemente seduttivo. C’è spazio per un tocco balsamico di radice di liquirizia, prima dell’ingresso in scena della resina di pino, del cioccolato al latte e di un ricordo piuttosto netto di cinnamon rolls. Nel tempo, la dimensione cremosa aumenta d’intensità: si tratta, più precisamente, di una fragranza di crema alla vaniglia che assomiglia a una vera e propria coccola supplementare per il bevitore, già colpito (e forse affondato, sentimentalmente) da un insieme cui è difficile resistere.
Dopo l’imbocco pepato, i primi sentori presentano una coerenza assoluta con quanto avvertito all’olfatto: resina, mou e noci. Solo che qui, come in una partita a poker in cui si gioca “pesante”, arriva presto il carico di fichi, uvetta, cioccolato fondente e di una nota di miele fra il tiglio e l’erica. Senza scompensi sul piano della dolcezza, e con una morbidezza “cicciosa” quasi masticabile, esaltata da una gradazione cui non si possono muovere obiezioni.
Il finale è lungo, caldo e speziato, con noce moscata, resina e una deliziosa albicocca disidratata.

La prima volta che l’abbiamo assaggiato (sì, non abbiamo resistito, abbiamo acquistato la bottiglia), con un sussulto di incontenibile entusiasmo, lo abbiamo definito una “bomba sexy”. Ora, al di là della banalità verbale, l’idea era proprio quella: un whisky di una generosità ai limiti dell’opulenza che, come un(‘)amante instancabile, sembra pensato per guarire le ferite del bevitore deluso, per ravvivare le serate del bevitore annoiato, o semplicemente per regalare a qualsiasi bevitore lunghi minuti di piacere.
Non abbiamo cambiato idea oggi, e confermiamo pure che questo GlenAllachie 10yo CS Batch 7 rientra serenamente fra le cinque migliori bevute dell’anno.

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