© BBC
La lotta all’inquinamento è un tema presente nelle agende governative di quasi tutto il mondo, quantomeno formalmente, e tutti i politici prima o poi hanno abbracciato delle battaglie ecologiste, spesso senza dare troppo peso alla loro fondatezza.
L’ultima è quella intrapresa dal governo scozzese di Nicola Sturgeon, che ha espresso “preoccupazione” sull’impatto climatico causato dalla produzione del whisky.
Sarà per l’uso abbondante di una risorsa preziosa come l’acqua? Ovviamente no, perché sarebbe un preoccupazione lecita.
Su sollecitazione di parlamentari dei Verdi e dello SNP (Partito Nazionale Scozzese), il governo ha infatti avviato delle indagini scientifiche per stabilire quale sia l’impatto ambientale dell’evaporazione alcolica che avviene durante il processo di maturazione del whisky, la cosiddetta Angel’s Share.
La SWA ha fatto sapere tramite un portavoce che questi parlamentari forse bevono troppo che “le perdite di etanolo si aggirano in media intorno al due per cento all’anno e, come ha dichiarato in precedenza il governo scozzese, non siano dannose per la salute né abbiano un impatto sull’ambiente grazie alla rapida dispersione”.
Lo stesso portavoce ha fatto sapere come la SWA stia lavorando alacremente per ridurre il più possibile questa incresciosa perdita, ovviamente per pure fini ambientalisti.