Provenienza: Speyside (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 58,1%
Botte di invecchiamento: Ex sherry
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: The GlenAllachie Distillers Co. Limited
Prezzo indicativo: € 450,00
Sito web ufficiale: theglenallachie.com
Valutazione: 88/100
Versione realizzata a ottobre del 2018, frutto di un singolo butt ex sherry (il 100049) riempito il 7 giugno del 1989, queste 485 bottiglie a grado (molto) pieno rappresentano una delle tante eccellenze create da Billy Walker già nel suo primo anno di gestione, questa volta a partire dal distillato realizzato nel periodo della rinascita, in cui GlenAllachie venne riaperta dalla nuova proprietà dopo qualche anno di chiusura.
Questo single cask fa parte di una serie prodotta nello stesso periodo per diversi mercati: Regno Unito, Asia, Stati Uniti ed Europa, e di quest’ultima fa parte la bottiglia di cui parliamo oggi.
Grazie a Fabio Ermoli di Lost Dram per il gentile campione.
Note di degustazione
Al naso è bello maturo e intenso, effluvi vinosi emergono pizzicando le narici accompagnati dalle pennellate di sherry espresse in frutti rossi macerati, noce moscata, cannella, prugne secche, cuoio, crema catalana. È tutto così scuro e decadente? Nossignore, ci pensano le note di banana acerba, vaniglia, tè verde e una vaga vena balsamica a bilanciare gli aromi, il tutto poggiato su un tappeto di muffa umidiccio e minerale. Rigoglioso.
In bocca esordisce un lieve sentore di violetta, che rimane come nota di fondo, con la gradazione che non manca di farsi sentire seppur non in modo invadente. Meno corposo che all’olfatto, mantiene l’equilibrio tra toni scuri e chiari, dove frutti rossi e bianchi si alternano in una composta dolce ma non stucchevole, venati da impressioni balsamiche e floreali e decise note speziate.
Finale abbastanza lungo e secco, di spezie, frutti rossi, pera matura, cannella, tè verde.
Un whisky con personalità da vendere, forse un po’ meno incisivo al palato di quanto mi sarei atteso ma di grande robustezza, con un magistrale equilibrio di botte che sposa senza coprirlo il profilo del distillato.