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Dream Whisky Imbottigliatori indipendenti Scozia Speyside Whisky dai 50 ai 100 euro

Dream Whisky Oro di Scozia

Recensione di un'altra delle "Sfumature" di Dream Whisky.

Provenienza: Speyside (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 55,2%
Botte di invecchiamento: Ex bourbon first fill
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Dream Whisky
Prezzo: € 98,00 su Dream Whisky
Sito web ufficiale: dreamwhisky.com
Valutazione: 88/100

“Sfumature”, la più recente collezione di Dream Whisky, vuole raccontare la seducente varietà cromatica del paesaggio scozzese attraverso il whisky, aiutando il bevitore appassionato a trovare nel bicchiere una sorta di correlativo sensoriale del colore in oggetto. A nostro modesto avviso si tratta, finora, di un’ambizione ben riposta, perché sia Hill Verde (un Allt-A-Bhainne maturato 24 anni in una botte ex bourbon), assaggiato all’ultimo Milano Whisky Festival, che Blu Islay (un Lagavulin 11yo ex bourbon affinato per gli ultimi due in un caratello di vin santo), ci sono parsi straordinariamente riusciti.
Oggi versiamo nel bicchiere Oro di Scozia: “Toni dorati di biondo, fulvo e ocra compaiono con forza tra la nebbia, colorando d’oro le alture scozzesi. Storie di tonalità che si inerpicano verso il sole, rappresentando da sempre la forza, il potere e la ricchezza. Una tela preziosa dipinta dalla natura“.

Questo single cask proviene da una distilleria “segreta” dello Speyside (nessuna indiscrezione a riguardo), e dopo 13 anni in una botte ex bourbon di primo riempimento è stato imbottigliato a 55.2% ABV nel suo colore naturale, senza filtrazione a freddo.

Note di degustazione

Il colore è un oro brillante, in perfetta sintonia con il nome del whisky.
Al naso, dopo una fuggevole impressione di vino bianco secco, lo spartito olfattivo sfodera, in un primo tempo, una serie di interessanti variazioni sul tema del balsamico, con note di radice di liquirizia, mentolo, resina, pino e persino miele all’eucalipto, con un tocco di anice sullo sfondo. La complessiva sensazione di freschezza è accentuata da un effluvio floreale riconducibile al sambuco. Dopo qualche minuto, si aggiungono sentori di terra umida, di pera acerba e, in deciso crescendo, di ginepro, accompagnati da note di zucchero vanigliato e di lamponi, con un ricordo di latte condensato.
Al palato, il whisky mostra una nuova, imprevedibile espressione, facendosi generoso, avvolgente, con aromi di pasta frolla, burro e zucchero vanigliato, e un’impennata all’insegna dell’agrume con lo zest d’arancia.
Una carezza di nocciola prelude a un finale gradevolmente lungo in cui risaltano ancora lo zucchero vanigliato e lo zest d’arancia, ma soprattutto una golosa pesca sciroppata.

Scherzando, si potrebbe definire un whisky bipolare tanto appaiono diversi, da un punto di vista percettivo, l’olfatto e il palato. Ma forse, ritornando seri, è opportuno parlare di un whisky complesso, nel senso più felice del termine, intimamente capace di restituire sia le promesse di una fresca mattinata primaverile, sia il bisogno di un caldo abbraccio nella stagione del ripiegamento.

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