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Highland Park Imbottigliatori indipendenti Isole Orcadi Scozia Whisky dai 50 ai 100 euro Whisky Facile

Whisky Facile Scylla and Charybdis (Orkney 13yo)

Recensione del sesto imbottigliamento per i dieci anni di Whisky Facile.

Provenienza: Isole Orcadi (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 50,1%
Botte di invecchiamento: Ex bourbon hogshead refill
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Whisky Facile
Prezzo: € 77,00 su Whisky Facile
Sito web ufficiale: Whisky Facile 
Valutazione: 86/100

C’era grande attesa all’ultimo Milano Whisky Festival per la presentazione del sesto imbottigliamento dei ragazzi di Whisky Facile, dedicato questa volta ai temibili Scilla e Cariddi, i mostri marini che vivono nello stretto di Messina e che Ulisse e i suoi compagni sono costretti a fronteggiare dopo aver abbandonato l’isola di Circe e aver superato quella delle Sirene.
A Milano, da novelli Odissei, abbiamo resistito all’attacco dei nostri personali Scilla e Cariddi, la Sete e la Curiosità, ma ora è finalmente giunto il momento di combattere e, pronti a tutto, ci versiamo questo dram.
La provenienza è una distilleria non dichiarata delle Isole Orcadi (ben informati suggeriscono Highland Park), mentre la botte singola è una ex bourbon refill hogshead, riempita nel 2008 e imbottigliata in Scozia, presso gli stabilimenti di A. D. Rattray, nel 2021, nel suo colore naturale e senza filtrazione a freddo, con una leggera diluizione che ha portato il grado a 50,1% ABV.

Note di degustazione

Il colore è un oro molto chiaro che ci ricorda il vino bianco e in effetti, al naso, la primissima impressione è vinosa e ci fa pensare al Gewürztraminer. Poi è come entrare nel laboratorio di un pasticcere, o nella cucina della nonna, dove qualcuno che mezz’ora prima era uscito a fumare una sigaretta, è adesso intento a preparare una crostata con tanta frutta a polpa bianca e una spolverata di zenzero. Preoccupato che non fosse abbastanza golosa, ha deciso di guarnirla con un tocco di vaniglia e, al termine del lavoro, l’ha sistemata vicino a un vasetto di erica
In bocca scopriamo che alla macedonia di frutta a polpa bianca sono state aggiunte pesca e mandorle, e che la spolverata di zenzero è stata più generosa del previsto. La presenza del fumo è ormai ai limiti del miraggio, anche perché il pasticcere, la nonna o entrambi, sono tornati in cucina e si stanno preparando un cappuccino.
Il finale di media lunghezza vede il fumo crescere leggermente di tono, ma sono ancora la frutta a polpa bianca e lo zenzero a rimanere impressi.

Dissetante e pericolosamente beverino (poche altre volte abbiamo assaggiato un whisky capace di mascherare così bene la sua gradazione), un Highland Park quasi inedito, visto che la distilleria preferisce utilizzare botti ex sherry, che si presenta al bevitore, sia all’olfatto che al palato, con un assortimento di aromi decisamente invitante. Insomma, un nuovo bel risultato per Jacopo, Giacomo, Davide e Marco.
Complimenti!

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