
Quella del whisky è una tradizione trasversale, che attraversa la storia di intere famiglie e delle loro migrazioni intorno al mondo, seguendo strade a volte inattese.
La storia di questo nuovo blended comincia dalla famiglia irlandese dei Lafferty’s, che alla fine dell’800 si trasferisce dalle terre austere del Donegal a quelle della Scozia, dividendo il proprio lavoro tra le miniere di carbone e la produzione di alcolici.
L’attività si concentra soprattutto sulla distillazione del gin, per arrivare ai giorni nostri con l’erede della famiglia (il cui nome, Claudia Gamberucci, tradisce radici anche italiane) che assieme al marito Alberto Borin decide di espandere il portafoglio con il primo blended a marchio Lafferty’s and Sons.
Highland Coo, che richiama il tipico bovino scozzese riprodotto anche in etichetta, è un blended scotch whisky (malto e grain) imbottigliato alla gradazione del 40%, presentato a fine ottobre alla TFWA World Exhibition & Conference 2021 di Cannes.
Sarà il primo di una serie di whisky prodotti da questa etichetta dal cuore italiano? Solo il tempo potrà dirlo.