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Scozia Speyside The GlenAllachie Whisky dai 100 ai 200 euro

The GlenAllachie 18yo

Recensione del 18 anni di GlenAllachie.

Provenienza: Speyside (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 46%
Botti di invecchiamento: Ex sherry oloroso ed ex Pedro Ximenéz
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: The GlenAllachie Distillers Co. Limited
Prezzo: € 111,00 su Whisky Italy
Sito web ufficiale: theglenallachie.com
Valutazione: 88/100

Nella vita ciascuno ha la sua vocazione. Quella di Billy Walker, in missione per conto del dio del whisky, deve essere evidentemente il rilancio di distillerie nell’ombra.
Dopo l’ottimo lavoro svolto con GlenDronach, BenRiach e Glenglassaugh, dal 2017 Walker si è infatti dedicato a GlenAllachie, il cui single malt, così apprezzato dai pochi fortunati che avevano potuto assaporarlo fino a quel momento, si era smarrito nei blended di Pernod Ricard (Chivas Bros.). È bastato solo qualche anno per invertire completamente la rotta, e oggi, con un core range piuttosto ricco (10yo Cask Strenght, 12yo, 15yo, 18yo e 21yo CS, cui si è aggiunto nel 2019 un 25yo) e un gradimento di pubblico in crescita, il futuro appare radioso.
Grazie a Fabio Ermoli e al suo Lost Dram, abbiamo l’opportunità di assaggiare il maggiorenne di GlenAllachie, maturato in una combinazione di botti ex sherry oloroso ed ex Pedro Ximenéz, e proposto a 46% ABV, senza essere stato filtrato a freddo.

Note degustative

Il colore naturale è un bell’oro caldo.
L’accoglienza, al naso, è liquorosa, con fragranze successive di caramello, miele di castagno, zucchero di canna e frutta secca, che rivelano senza margini di dubbio la natura profondamente sherried del whisky. Un tocco di caffè in polvere e, dopo qualche minuto, una nota speziata di chiodi di garofano movimentano un profilo che a tratti, per la diffusa percezione di legno lucidato, si tinge di austerità. Con il passare dei minuti emerge anche un netto sentore di cioccolato al latte.
Al palato, dopo un imbocco speziato sempre di chiodi di garofano, il caramello, lo zucchero di canna, il miele di castagno e la frutta secca, con un’aggiunta di burro, sostanziano un ventaglio di aromi in cui gioca ancora la parte del leone l’impressione di legno lucidato. Nel tempo le diverse note non perdono vigore sul piano dell’intensità, mentre il finale medio lungo, discretamente speziato, sa di burro e di frutta secca.

Un whisky robusto, solido, compatto, con una persistenza degli aromi tutt’altro che banale, che comunica un’immediata sensazione di pienezza e mai di pesantezza. Un ottimo risultato che mostra sia le qualità del distillato di base, sia la perizia di chi ha saputo assemblarlo con un’esperienza e un talento non comuni.

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