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Isola di Arran Lochranza (Arran Malt) Scozia Whisky da 0 a 50 euro

Arran Barrel Reserve

Recensione del NAS introduttivo di Arran.

Provenienza: Arran (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 43%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon first fill
Filtrato a freddo:
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Lochranza Distillery
Prezzo: € 34,00 su Aquavitae
Sito web ufficiale: www.arranwhisky.com
Valutazione: 78/100

Il tasting online dedicato ad Arran organizzato da Whisky Italy alla fine di marzo, con la presenza, in collegamento dalla Scozia, della Global Brand Ambassador Mariella Romano, ha avuto il merito di accendere i riflettori su una distilleria che, nonostante i numerosi attestati di gradimento guadagnati nel tempo, è forse ancora un po’ trascurata dai bevitori italiani, (legittimamente) innamorati di tutto ciò che sa di torba e per la maggior parte ignari del fatto che anche Arran, per anni, ha imbottigliato un whisky torbato a 50/55 ppm, come un Ardbeg Ten: il Machrie Moor.

Oggi assaggiamo il Barrel Reserve, un NAS che sostituisce l’ormai dismesso Lochranza Reserve e che, nelle intenzioni della distilleria, funge da introduzione allo stile della casa. Frutto dell’unione di botti invecchiate 7/8 anni con altre di età maggiore, tutte ex bourbon barrel di primo riempimento, è proposto a 43% ABV, dopo essere stato filtrato a freddo (leggermente, si legge nelle note di produzione), ma senza aggiunta di coloranti.
Grazie a Whisky Italy per il gentile campione.

Note di degustazione

Il colore fa pensare immediatamente al vino bianco, e avvicinando il naso, la primissima impressione, in effetti, è proprio di vino bianco. Si tratta però di un preludio ingannevole, perché all’olfatto, sullo spartito aromatico, si suonano note di frutta: succo alla pera, banana, mela gialla, con un tocco di zenzero a movimentare la melodia. In sottofondo un profumo di legno appena tagliato e un sentore di cereali che rimanda all’orzo. La sensazione complessiva è di freschezza, peccato che con il passare dei minuti l’intensità delle fragranze scemi inesorabilmente.
Al palato la coerenza è pressoché assoluta: le note rimangono le stesse, cambia il tono. Qui il legno si stacca dal fondo per recitare, insieme allo zenzero, un ruolo di primo piano, lasciando il resto (succo alla pera e mela gialla) un po’ più indietro. Con il procedere della bevuta anche l’orzo si fa sentire con maggiore decisione.
Il finale, piuttosto breve, lascia in bocca ricordi di zenzero e ancora di orzo.

Il Barrel Reserve è un distillato giovane, di facile approccio, basilare nella struttura e gradevole ai sensi, che corre il rischio, però, di comunicare un’idea sbagliata dei whisky di Arran, capaci di ben altra energia, e non solo negli invecchiamenti di età dichiarata.

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