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Isola di Islay Laphroaig Scozia Whisky dai 50 ai 100 euro

Laphroaig An Cuan Mòr

Recensione del Laphroaig An Cuan Mòr, edizione travel retail.

Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 48%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon first fill ed ex vergini europee
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Suntory
Prezzo: € 89,10 su Ferro Wine
Sito web ufficiale: www.laphroaig.com
Valutazione: 87/100

Il “grande oceano” di Laphroaig è un’edizione esclusiva (ma non troppo) per gli shop aeroportuali, che alla classica maturazione in botti ex bourbon aggiunge un affinamento in botti vergini europee (meno comuni di quelle americane in quanto mediamente più costose).
Per molti, il legno fresco è un rischio per l’eccessiva influenza di sentori… legnosi, ma gli azzardi sono sempre interessanti…

Imbottigliato al naturale, alla gradazione che spesso si trova nelle versioni Travel Retail, con invecchiamento per un tempo imprecisato nelle due tipologie di botti: informazioni ufficiali scarse, insomma, ma ce le facciamo bastare.

Note di degustazione

Oro pieno nel bicchiere.
All’olfatto è il legno a farsi sentire per primo, con sensazioni di resina e spezie molto marcate, dove la torbatura si innesta con gentilezza nella sua tonalità più vegetale. Nel tempo, emerge la tostatura con una leggera vena medicinale, che aleggia soprattutto sulla distanza, mentre restano dominanti gli aromi di banana acerba, melone bianco, mandorle, miele, un accenno di vaniglia. Piuttosto elegante.
Imbocco dalla vivace speziatura (pepe, noce moscata) spalmata su una buona consistenza di torba, qui ben più presente e salina, che come un’onda sommerge e si impasta con le impressioni all’olfatto, in un crescendo della frutta secca (anche noci pecan) a scapito delle note più dolci. Spunta la ruvidezza del cuoio sullo sfondo, con un accenno di foglie di tè.
Finale piuttosto lungo e speziato, tanto pepe e noce moscata su torba medicinale e affumicata con frutta secca, cuoio, liquirizia.

Un Laphroaig curioso, diverso eppure riconoscibile, in cui l’azzardo dei legni europei si rivela vincente anche se con qualche eccesso, per un whisky che resta comunque gradevole e con una certa eleganza.

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