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Bruichladdich Isola di Islay Scozia Whisky dai 100 ai 200 euro

Octomore 10yo 3rd Edition

Recensione della terza edizione del decenne torbatissimo di Bruichladdich.

Provenienza: Islay (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 56,8%
Botti di invecchiamento: Ex porto, cognac, ex bourbon, vergini
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Rèmy Cointreau
Prezzo indicativo: € 180,00
Sito web ufficiale: www.bruichladdich.com
Valutazione: 90/100

La serie Octomore, lo ammetto, ce l’ho un po’ nel cuore, vuoi perché amo i torbati, vuoi perché vive di una nomea di quasi imbevibilità da parte di alcuni, mentre personalmente lo trovo (quasi) sempre molto equilibrato.
Avendo a che fare di solito con imbottigliamenti abbastanza giovani, trovarmi con un dieci anni per le mani crea una certa aspettativa, che mi auguro non sarà delusa.

Distillato del 2008 da orzo raccolto l’anno precedente, frutto dell’unione di molte botti, come sempre tutte dichiarate com’è politica di Bruichladdich, ovvero:
– whisky invecchiato per dieci anni in botti ex porto first fill (37%), cognac first fill (31%), whiskey americano second fill (20%);
– aggiunta di whisky invecchiato tre anni in ex whiskey americano first fill, poi due anni in botti vergini e infine sei anni in botti ancora americane (12%).
Il tutto come sempre al naturale e a grado pieno, imbottigliato in 12.000 esemplari.

Note di degustazione

Oro pieno nel bicchiere.
Come sempre accade con gli Octomore, al naso la torba è tutt’altro che aggressiva, esprimendosi su tonalità pungenti di falò con marcati accenti marini, da cui emergono morbide dolcezze di frutta (mela cotogna, arancia, fragoline di bosco), vaniglia, biscotti ai cereali. Pennellate speziate di chiodi di garofano e noce moscata su tabacco e aghi di pino, che donano un accenno di freschezza molto gradevole. Incisivo e ricco.
Freschezza che si ripropone in un palato caldo e avvolgente, come sottofondo che si allunga sul finire di ogni sorso, completando un insieme ancor più ricco declinato in rabarbaro, anice, marmellata d’arancia, mela, albicocca, crema cotta, tamarindo. Cuoio e tabacco puntellano i sapori, con la torba ardente che abbraccia e coccola la bocca. Frizzante e bruciante al tempo stesso.
Finale lungo di legna tostata, arancia candita, aghi di pino, frollini alla vaniglia.

Un degno rappresentante della serie, con una ricchezza e varietà di colori e sensazioni che scalda l’animo e diverte, un’esperienza piena ed esaustiva di quanto si possa fare con la torba se maneggiata con sapienza e cura, aiutati dal tempo che, una volta di più, è un ingrediente essenziale.

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