
Provenienza: Speyside (Scozia)
Tipologia: Single Cask Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 54,1%
Botte di invecchiamento: Ex bourbon hogshead
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Valinch & Mallet Ltd.
Prezzo: € 325,00 su Whisky Shop
Sito web ufficiale: www.valinchandmallet.com
Valutazione: 90/100
Dopo aver festeggiato il centesimo imbottigliamento con un poderoso Clynelish, Valinch & Mallet ci presentano il centunesimo, inserito nella collezione Lost Drams in elegante bottiglia nera, con un whisky proveniente da una distilleria chiusa e poi demolita.
Fondata nel 1898 dai creatori di Glen Grant (e per questo inizialmente nota come Glen Grant #2), ha purtroppo vita breve chiudendo appena quattro anni dopo.
Riapre i battenti solo nel 1965, per iniziativa di Glenlivet Distillers, che la battezza Caperdonich non potendo mantenere l’omonimia precedente, e le dimensioni sono tali da poterla mantenere operativa con solo due persone.
Acquisita da Pernod Ricard nel 2001, l’anno successivo interrompe la produzione per poi venire demolita dieci anni fa.
Come sempre botte singola, con un distillato del 2000 (quindi uno degli ultimi prodotti dalla distilleria) che ha dato vita a 315 bottiglie nel 2020.
Come recita la dedica sul retro della bottiglia, “Un modo per mostrarvi come anche con il mutare dei tempi, le botti migliori debbano ancora essere imbottigliate”.
Note di degustazione
Oro pieno nel bicchiere.
Erica e lavanda emergono al naso, un profilo fiorito ed erbaceo che accarezza le narici con ferma gentilezza, presto avvolto in un morbido abbraccio di crema calda alla vaniglia, pera kaiser, cannella, limone, legno di cedro, foglie di tè. Un filo minerale intesse gli aromi, donando equilibrio a un olfatto magistrale per compostezza ed eleganza.
Eleganza che si riflette anche al palato, con il registro che si fa più acceso nelle note calde esaltando i contrasti tra le sue anime, dove la crema incrocia le spezie, la frutta si infonde di foglie di tabacco e il legno carezza il caffè. Gocce di limone e anice punteggiano i sapori, da cui emergono impressioni balsamiche e mentolate.
Finale lungo ed erbaceo con una leggera punta amara, di tabacco, caffè, crema, cannella, legno.
Austero ma tutt’altro che algido, sprigiona un calore di pronunciata eleganza quasi a voler rimarcare la vivida essenza di una distilleria ormai perduta, il ricordo di ciò che era e che può ancora essere per la buona volontà (e la lungimiranza) di imbottigliatori indipendenti come questi.
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Il bevitore raffinato