
Provenienza: Texas (USA)
Tipologia: Texas Spirit
Gradazione: 66,1%
Botti di invecchiamento: Vergini americane
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Balcones Distilling
Prezzo indicativo: € 80,00
Sito web ufficiale: balconesdistilling.com
Valutazione: 84/100
Tradisco eccezionalmente lo spirito del blog occupandomi di una bottiglia che non è whiskey e nemmeno whisky, non perché non abbia raggiunto l’età necessaria per guadagnarsene il titolo, ma perché non è frutto della distillazione di cereali.
Balcones si distingue per la propria inventiva e la continua ricerca fuori dagli schemi, e questo prodotto (lanciato nel 2013) lo conferma.
Si tratta infatti di un distillato proveniente dalla fermentazione di tre elementi: miele millefiori, fichi missionari della California e zucchero Turbinado (zucchero raffinato con l’aggiunta di melassa).
Il tutto, ovviamente, addizionato con acqua.
In realtà, quello di oggi di acqua ne ha poca, visto che si tratta di una versione a grado pienissimo, frutto di poche botti che sono state scelte con cura per dare vita a un numero limitato di bottiglie, con ogni batch diverso dall’altro. Il Rumble “normale” viene invece imbottigliato al 47%.
Usando le loro stesse parole, “sfuggendo a qualunque catalogazione per la sua composizione e il suo gusto, Rumble rappresenta una svolta curiosa nel campo dei distillati presenti al mondo. […] Viene distillato due volte nei classici alambicchi in rame e messo a maturare in botti di quercia americana di prima qualità. Il risultato è un distillato elegante e distinto, che abbiamo imparato ad amare nel corso degli anni. Rumble racchiude lo spirito indipendente di Balcones e continua a ispirarci.”
Be’, che facciamo? Non vogliamo lasciarci ispirare anche noi?
Note di degustazione
Mogano nel bicchiere, scurissimo.
Una prima zaffata intensa di spezie accoglie il naso, con chiodi di garofano e cannella, che cedono il passo solo nel tempo a sentori di arancia sanguinella, datteri maturi, caramello, trucioli di matita, cuoio. Molto forte la presenza del legno, e a tratti si percepisce un’impressione di colla tipo Vinavil. Non esattamente quello che mi aspettavo, ma nemmeno sgradevole. Alcol non pervenuto.
Al palato è un’esplosione di spezie e legno, molto caldo e stuzzicante, con un pizzico di pepato e sale sulle labbra cui seguono consistenti ondate di caramello tostato, vaniglia, miele, fichi maturi, melassa. Ancora pelle lavorata sullo sfondo. Sulla lunghezza si fa secco, ed emerge la carica alcolica che colpisce a tradimento.
Finale mediamente lungo di frutta secca, caramello, trucioli di legno, spezie, zucchero di canna.
Più vicino a un bourbon di quanto si potesse pensare, e meno dolce di quanto la composizione possa far temere, è una bevuta alternativa e particolare, forse con una personalità non abbastanza spiccata da farsi preferire, ma resta comunque un esperimento molto interessante e tutto sommato riuscito.