
Provenienza: Francia (Bretagna)
Tipologia: Single Malt Breton Whisky
Gradazione: 46%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon ed ex sherry
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Distillerie Warenghem
Prezzo: € 63,75 su Spirits Italia
Sito web ufficiale: armorik.bzh
Valutazione: 85/100
La distilleria bretone Warenghem non è nuova ai whisky torbati, un taglio sempre presente nei loro imbottigliamenti sebbene non in modo diciamo sfacciato.
Se è con il Triagoz (prossimamente su queste pagine) che hanno prodotto il primo imbottigliamento dichiaratamente torbato, è con questa bottiglia che la distilleria lancia una linea prettamente dedicata agli amanti del genere.
Il nome proviene da una zona della Finisterra, in Bretagna, chiamata appunto Yeun Elez e nota per le sue paludi e foreste. Questo ambientino così accogliente ha fatto sì che fosse considerata un’entrata per l’inferno, così come raccontata nelle parole della distilleria:
“Secondo la leggenda narrata da Anatole le Braz, è qui che si venivano a gettare le anime dannate che tormentavano i vivi. Tadic-Coz conosceva il rituale segreto per legare l’anima dei fantasmi al corpo di un cane nero, e diede istruzioni al giovane Jobic di guidare il cane verso la porta per l’Inferno, e questi andò di presbiterio in presbiterio a raccogliere gli spiriti, portando il cane al rettore di Commana. Assieme a quest’ultimo, al tramonto, gettarono il cane nella palude di Yeun Elez, condannando gli spirito alla dannazione eterna.”
Prodotto con malto torbato a 50ppm importato dalla Scozia, il processo di lavorazione dalla distillazione all’imbottigliamento è stato tutto eseguito in distilleria e presentato con una bellissima etichetta.
Note di degustazione
Giallo pallidissimo, quasi trasparente, nel bicchiere.
All’olfatto torba intensa, acre e marina, con un bel profilo medicinale e iodato che a tratti ricorda un buon Laphroaig, rivelando presto un fondo marcato di arancia, mela cotta, datteri, caramello, liquirizia, pasta frolla. C’è anche una traccia di bosco, di aghi di pino e resina, che scivola tra gli aromi. Corposo e ben dosato.
Più fumoso al palato, con legna tostata e tabacco che fanno da apripista a un’anima più spiccatamente salina e dal corpo morbido, complice anche una certa freschezza di fondo data dagli agrumi e ancora quella nota balsamica di bosco. Note speziate (zenzero e timo) accompagnano liquirizia, pan di zucchero, torta di mele. Via via l’aspetto ardente si smussa con le note più marine e dolci, senza che l’una sopravanzi mai l’altra.
Finale abbastanza lungo e cinereo, di sale marino, liquirizia, agrumi, tabacco.
Un whisky torbato che sa mantenere il giusto equilibrio di sapori, senza mai eccedere nella componente tostata che ben si accompagna alle note più marittime e dolci. Coniuga i due aspetti con sapienza, a scapito forse di una maggiore complessità che lo avrebbe reso davvero memorabile, ma d’altronde è già molto per il prezzo messo in etichetta.