
Provenienza: Skye (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 45,8%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon carbonizzate
Filtrato a freddo: Sì
Colorazione aggiuntiva: Sì
Proprietà: Diageo
Prezzo: € 59,00 su Aquavitae
Sito web ufficiale: taliskerwhisky.com
Valutazione: 80/100
Dopo aver provato lo Storm, il NAS che, assieme allo Skye, è stato realizzato dalla distilleria per dare respiro alla produzione del 10 anni, mi trovo nel bicchiere la versione lanciata inizialmente in esclusiva per i duty-free degli aeroporti nel 2013.
Come si intuisce dal nome, l’intento è quello di proporre un whisky più oscuro e “spinto” rispetto al fratello senza aggettivi, effetto ottenuto con un invecchiamento in botti “pesantemente carbonizzate” che, quindi, dovrebbero aver inciso parecchio sulla componente fumosa del distillato.
Sarà proprio così?
Note di degustazione
L’olfatto si presenta con una nota fumosa innestata su sentori marini e lievemente pepati, con pesca bianca, mela verde, albicocche secche, vaniglia, caramello. Nel tempo, il fumo si fa di plastica bruciata. Non particolarmente incisivo e un po’ monocorde.
Ed è proprio la plastica bruciata a farsi sentire all’ingresso del palato, con una spolverata di pepe nero mescolata a mele, crème brûlée, noci, legno tostato. Tocco di liquirizia, sapidità diffusa.
Finale abbastanza lungo, salino e tostato, di liquirizia, frutta secca, legno.
Doveva essere la versione sotto steroidi dello Storm, e invece si rivela una tempesta in un bicchiere d’acqua: l’influsso della carbonizzazione si sente, ma non è così incisiva come l’etichetta porterebbe a pensare. La paletta aromatica appare un po’ spenta e sottotono, una pioggia che ha diluito il distillato di Talisker lasciando la cenere al passaggio. Per assurdo, la persistenza del finale è migliore della bevuta complessiva.