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Highlands Imbottigliatori indipendenti Macduff/Glen Deveron Scozia Whisky dai 50 ai 100 euro Wilson & Morgan

Wilson & Morgan Macduff 2006

Un Macduff di 13 anni secondo gli imbottigliatori italiani Wilson&Morgan.

Provenienza: Highlands (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 57,1%
Botti di invecchiamento: Ex sherry butt first fill
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Wilson&Morgan
Prezzo: € 72,00 su Whisky Italy
Sito web ufficiale: www.wilsonandmorgan.com
Valutazione: 89/100

Glen Deveron (o Macduff per gli amici quando si fa un giro fuori dalla distilleria) produce whisky da tempi relativamente recenti, essendo stata fondata appena nel 1962, praticamente un infante per gli standard scozzesi!
Nata appunto con il nome di Glen Deveron per volontà di Brodie Hepburn, George Crawford e Marty Dyke, con la produzione che inizia l’anno successivo e si espande nel giro di pochi anni, attirando l’attenzione di William Lawson Distillers che acquisisce la distilleria nel 1972.
Nel 1992 WL finisce nel gruppo Bacardi, che decide di lasciare la gestione di Glen Deveron alla John Dewar & Son.
Il nome ufficiale della distilleria è, per l’appunto, Glen Deveron, ma quando il loro whisky viene imbottigliato dagli indipendenti diventa Macduff, giusto per non fare confusione (o aggiungerne un pizzico).

Questa è la versione dell’imbottigliatore italiano Wilson&Morgan, realizzata in 842 bottiglie da singola botte, alla gradazione britannica classica dei 100° proof, distillata nel 2006 e imbottigliata a fine 2019.

Note di degustazione

Bellissimo granata nel bicchiere.
Torba acre e carnosa che pizzica il naso assieme a una gustosa liquirizia ricoperta di caramello, sontuosi datteri, cioccolato fondente, cuoio, sigari toscani, legno lucidato. Botta aspra di agrumi. Muscoloso e pungente, bello carico e con scarsa predisposizione ai compromessi.
La croccantezza del bacon titilla il palato, mentre il whisky scorre oleoso pizzicando con della paprika sparsa su una crostata di prugne dai bordi bruciacchiati e ricoperta al cioccolato. Stivali in cuoio sporchi di terra, toscanacci (non la porcheria ammezzata agli aromi, proprio quelli rustici), liquirizia, zolfanelli. Alcol non pervenuto, devono esserselo fumato prima.
Finale lungo, agrumato, tostato, legnoso, carnoso e zozzo.

Un whisky rude, sporco, poco aggraziato ma non per questo sgradevole, una specie di Chef Rubio dei whisky, che va giù pure troppo bene grazie a una gradazione azzeccata ed equilibrata. Se vi piacciono i Ledaig, questo non potete farvelo sfuggire, anche perché ha un prezzo (come sempre) acchiappante.

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Un’altra prospettiva:
Whisky Facile

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