
Provenienza: Highlands (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 46%
Botti di invecchiamento: Ex bourbon
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Angus Dundee plc
Prezzo: € 58,90 su Aquavitae
Sito web ufficiale: www.glencadamwhisky.com
Valutazione: 82/100
Il mercante di liquori George Cooper fonda la distilleria nel 1825 a Brechin, nel sud delle Highlands, zona un tempo ricca di distillerie che sono state in seguito falcidiate dalla crisi lasciando la sola Glencadam e Fettercairn.
Consueti e vari passaggi di mano, con i nuovi proprietari della famiglia Scott che dal 1827 al affittano la struttura a terzi, fino al 1891 quando subentra la Gilmour, Thompson & Company Limited per usare il distillato nel proprio blend Royal Blend.
Ulteriore cessione nel 1954 ai canadesi Hiram Walker, che due anni dopo vengono acquisiti dalla George Ballantine & Son che in seguito passa il controllo della distilleria alla sussidiaria Allied Domecq.
Nel 1999 la Angus Dundee carezza l’idea di acquisire Glencadam, scegliendo però la più grande Tomintoul, e ai proprietari non resta che chiudere la produzione l’anno successivo.
Il primo giugno del 2003 Angus Dundee torna sui propri passi e acquisisce la distilleria, che finisce quindi nel loro ampissimo portafoglio.
Il primo imbottigliamento della nuova proprietà, il 15 anni (prossimamente su queste pagine), viene lanciato nel 2005, e vede un totale restyling appena quattro anni dopo, vedendosi affiancato questo 10 anni.
L’offerta si è ampliata nel tempo, con una serie di invecchiamenti e NAS di tutto rispetto.
Ringrazio Erin McNally e Mats Nilsson di Angus Dundee per la gentile bottiglia.
Note di degustazione
Giallo paglierino nel bicchiere.
Mele e noci sono i primi a scivolare tra le narici, sull’onda di un profilo olfattivo erbaceo e fresco, con una spruzzatina di limone su miele, vaniglia, marzapane, pesche e albicocche. Molto classico e gentile nonostante la non trascurabile gradazione.
Al palato sono i cereali a farsi sentire, con un leggero sottofondo di lievito, impastati con un pizzico di zenzero, vaniglia, nocciole, mela verde, legno. Cremoso e più deciso che all’olfatto, dimostra financo una certa arroganza della gioventù.
Finale medio di nocciole, cereali, mela verde, legno.
Il classico esempio di quanto la gradazione possa fare la differenza: addomesticato al 40% probabilmente sarebbe stato anonimo, mentre la scelta della distilleria si dimostra vincente nel lasciare un po’ di grinta a un profilo non stupefacente o profondo ma solido ed efficace.
Magari seguissero tutti la stessa strada…