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Highland Park Isole Orcadi Scozia Whisky dai 50 ai 100 euro

Highland Park Voyage of the Raven

Il viaggio del corvo secondo Highland Park.

Provenienza: Isole Orcadi (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 41,3%
Botti di invecchiamento: Ex sherry
Filtrato a freddo:
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: The Edrington Group
Prezzo: € 79,00 su WhiskyShop
Sito web ufficiale: www.highlandparkwhisky.com
Valutazione: 88/100

Dopo qualche mese, torniamo nelle isole Orcadi per varcare nuovamente la soglia della distilleria più a nord di Scozia, Highland Park, e assaggiare il Voyage of the Raven, il whisky NAS (cioè senza dichiarazione ufficiale d’età) che conclude la serie di imbottigliamenti dedicati ai guerrieri vichinghi dopo Einar, Harald, Ragnvald, Sigurd, Svein e Thorfinn.
Nella mitologia vichinga, i corvi erano simboli di vittoria in battaglia, di buon auspicio per i viaggi, ma soprattutto di fedeltà al sommo Odino che si racconta ne tenesse due sulle spalle, Huiginn e Muninn (Pensiero e Memoria), pronti a volare da est a ovest e a riferire ogni informazione necessaria.

Imbottigliato a 41,3 % ABV nel suo colore naturale, il Voyage of the Raven, disponibile nel circuito del Travel Retail dalla primavera del 2018 e oggi ampiamente reperibile in diversi shop online, è invecchiato per la maggior parte in botti ex sherry first fill (cioé riempite per la prima volta di whisky dopo aver ospitato lo sherry).

Note di degustazione

Il colore è ambra.
All’olfatto, la torba erbacea solitamente leggera dei whisky di Highland Park mostra uno spessore insolito. Il profilo si presenta da subito dinamico e complesso, con una sequenza di sentori di intensità differente che si alternano in maniera imprevedibile: una nota di uva bianca piuttosto resistente accompagnata da una spolverata di pepe, anch’esso bianco, una forte impressione di datteri secchi, qualche generoso cucchiaino di zucchero di canna, una fragranza di mela cotta e una di noce. Più debole un ricordo di lampone sullo sfondo. Dopo qualche minuto, affiora, con la decisione di chi vuol essere protagonista, il cioccolato bianco.
Al palato, la torba sostiene l’uva bianca, con il pepe a movimentare l’insieme, mentre aromi riconducibili alla buccia d’arancia, alla noce e ai datteri secchi accarezzano la bocca in un girotondo dolceamaro sempre nuovo, che conduce a un finale speziato di media lunghezza, di datteri ancora e di legno.

Per gli appassionati di Highland Park, qualche novità e molte conferme. La nota torbata è infatti più sostanziosa (però senza esagerare) sia all’olfatto che al palato, ma l’eleganza e l’equilibrio di fondo non vengono mai meno.
Bisogna riconoscere che il corvo ha portato fortuna anche a questo whisky.

Recensioni di whisky da Highland Park nel blog

Un’altra prospettiva:
Cigars Lover

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