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Highlands Ian Macleod Imbottigliatori indipendenti Scozia Whisky dai 50 ai 100 euro

Highland As We Get it

Un whisky delle Highlands a grado pieno.

Provenienza: Highlands (Scozia)
Tipologia: Single Malt Scotch Whisky
Gradazione: 65,1%
Botti di invecchiamento: Ex sherry first fill
Filtrato a freddo: No
Colorazione aggiuntiva: No
Proprietà: Ian Macleod Distillers Ltd
Prezzo: € 54,00 su Ghilardi Selezioni
Sito web ufficiale: www.ianmacleod.com
Valutazione: 84/100

Ho già parlato di questo imbottigliatore trattando uno dei suoi prodotti più recenti, Smokehead, e torno a trattare un’altra delle loro etichette, che già come quella citata si presenta con una precisa peculiarità.
Si tratta di ‘As We Get It’ (così come lo otteniamo), una serie di imbottigliamenti unici provenienti da distillerie diverse e non dichiarate, delle Highlands e di Islay, che vengono presentati totalmente nature: nessuna filtrazione a freddo, niente coloranti aggiunti e a grado pienissimo.

Ogni imbottigliamento è diverso dall’altro, nella gradazione come nella distilleria di provenienza, con l’etichetta gradevolmente old fashioned a richiamare l’idea del whisky distillato come si faceva una volta, che riesce a proporre a un prezzo contenuto delle bottiglie a grado pieno in alternativa a molti imbottigliamenti originali spesso “frenati” per venire incontro al grande pubblico.
Ringrazio Marianna Sicheri Mazzoleni di Ghilardi Selezioni per il generoso campione.

Note di degustazione

Oro nel bicchiere.
Com’è ovvio, bisogna concedere tempo al whisky di prendere aria e ammansire la gradazione, davvero considerevole, e la pazienza è ben premiata da aromi piacevoli e morbidi di uvetta in spirito, prugne, pere cotte, marzapane, caramello, radice di liquirizia. Arancia candita e cioccolato al latte. Leggera ruvidezza del legno di sottofondo. L’alcol resta una presenza massiccia, ma non aggressiva.
Datteri e frutta secca scivolano oleosi nel palato, con un’allegra spinta pepata, accompagnati ancora da prugne e uvetta con una spolverata di cannella e noce moscata, assieme ad arancia candita, caramello e cioccolato. La dolcezza dello sherry si fa mite, complice la forza di botte, rendendo la bevuta liscia e senza picchi.
Finale abbastanza lungo di nocciole, liquirizia, caramello e legno.

Per avere una gradazione così importante, si rivela un whisky di facile approccio, senza particolari profondità ma già il suo essere così bevibile è di per sé un grande risultato, tutt’altro che da sottovalutare. Un invecchiamento maggiore darebbe di certo risultati più esplosivi.

Permettetemi un corollario a questo articolo, che segna la 200ᵃ recensione da me scritta per il blog, pochi giorni dopo il traguardo del primo anno dalla sua nascita: 200 whisky bevuti, alcuni eccezionali, altri meno, quasi altrettanti in casa che mi aspettano tra bottiglie e campioni…
Quanto bella è questa passione?!

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